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sabato 18 luglio 2015

Recensione e confronto con il film: Eragon di Christopher Paolini



Recensione:

Eragon è un un libro fantasy molto conosciuto, che deve la sua fama ad un campagna pubblicitaria statuaria e ben riuscita.
L'autore inizia a scrivere la storia all'età di diciassette anni, e diventa uno degli scrittori più conosciuti al mondo.


La vicenda narra appunto di Eragon, un semplice ragazzo che vive in un paesino chiamato Carvahall, dove le guardie del crudele (straaaaano che è crudele ) re Galbatorix arrivano difficilmente.

Il ragazzo vive in pace, finché durante una battuta di caccia non trova un'enorme pietra blu, prova a venderla per ricavarne del denaro ma non è una pietra preziosa.
Infatti la pietra si schiuderà rivelando un piccolo drago blu, che Eragon chiamerà Saphira.




La nascita del drago porterà le guardie di Galbatorix (nono succede maaai) nel villaggio, ma Eragon e Saphira riescono a fuggire grazie all'aiuto del misterioso cantastorie Brom.

Da questo momento in poi cavaliere e drago si troveranno ad affrontare dozzine di avventure per salvare il mondo di Alagaesia da Galbatorix.


Commento:

Ho letto l'intera saga e mi è piaciuta molto.
E' scorrevole e coinvolgente e le avventure sono davvero fantasiose.

Purtroppo bisogna far notare che la giovane età (inesperienza) dell'autore si nota in svariati punti ("Luke sono tuo padre", "MA NON E' QUESTO IL GIORNO!", per chi mi volesse capire), anche se durante la saga si vede un miglioramento.

In ogni caso la saga merita, o non sarebbe diventata così famosa (anche con le sue campagne pubblicitarie).



Confronto:

Da primo libro è stato ricavato un film.

DIFFIDATE DAL FILM.

Eh si perché l'unico dato positivo e simile (non uguale, SIMILE) è Saphira, e solo per quanto riguarda l'aspetto.
Il carattere della dragonessa è infatti forte e delineato, mentre in quelle sequenze appiccicate che osano chiamare film, Saphira è quasi il burattino di Eragon.



In oltre la storia è seguita malissimo, e personaggi importantissimi sono appena descritti, se non del tutto assenti.

Come ho detto in precedenza, la grafica è il solo dato positivo.
Non oso immaginare quanti soldi siano stati usati per un lavoro del genere, che a causa del disastro della trama passa anche in secondo piano.


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