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venerdì 25 settembre 2015

Recensione film: Shrek 2





Scheda film:

Titolo Originale: Shrek 2
Regia: A. Adamson, K. Asbury, C. Vernon
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: Dreamworks
Anno: 2004
Genere: Animazione, favola
Durata: 92 min.


Recensione:

In molti conosceranno questa storia fantasiosa e divertente.
Continuo di Shrek, la vicenda narra delle avventure che i due novelli spos-orchi vivono arrivati a "Far far away", una specie di Hollywood delle fiabe.

Eh si, perché la storia di Fiona non doveva andare così, la fanciulla infatti, avrebbe dovuto sposare il bel principe Azzurro (arrivato troppo tardi a salvarla) e vivere per sempre felice e contenta.



Così suo padre e la Fata Madrina (madre di Azzurro), iniziano ad organizzarsi per mettere a punto i loro scopi.

Re Harnold assume un sicario per uccidere Shrek, ma quest'ultimo (il gatto con gli stivali) si allea con l'orco e lo aiuta a rubare una pozione molto speciale.





Questa pozione infatti, dona un aspetto bellissimo a chi la beve e al suo amore, infatti sia Shrek che Fiona si trasformano (anche Ciuchino la beve, e diventa uno stallone bianco).


La fata turchina decide di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, e fa credere a Fiona, che Azzurro sia Shrek trasformato.
Dopodiché consegna al Re un'ampolla contenente una pozione d'amore, che farà innamorare Fiona del primo uomo che bacerà.

Shrek riesce ad arrivare al ballo per impedire il bacio tra Azzurro e la moglie, ma la Fata Madrina, intima ad Azzurro di baciare Fiona. La ragazza recita per un attimo, ma non le è successo nulla, e mette fuori gioco Azzurro.

La fata madrina per vendicarsi, cerca di colpire Shrek, ma la magia rimbalza contro l'armatura del re e si rivolge contro la fata, che muore.




Re Harold, però, si è trasformato in un ranocchio, come era anni addietro, prima che la fata lo trasformasse per conquistare Lillian.

Giunta la mezzanotte, Shrek chiede a Fiona di baciarlo per rendere la magia permanente, ma lei rifiuta: vuole che suo marito sia sè stesso.

Commento:

Come il suo predecessore, Shrek 2 è un film d'animazione molto attento a tematiche quali il divario tra aspetto esteriore e essere interiore, lo sfatare stereotipi e, naturalmente, i finali alternativi.

Iniziamo dalla parte più ovvia, ovvero il divario tra aspetto esteriore e essere. Si nota subito la differenza tra Shrek e Azzurro, il primo un orco spaventoso ma intelligente e amorevole (anche se un po' brusco), il secondo un principe sciocco e falso interessato troppo al suo aspeto e troppo poco al suo carattere.



In oltre salta subito all'occhio l'uccisione degli stereotipi, Shrek e Fiona sono Orchi.
Non c'è molto altro da dire, è un modello che io trovo meraviglioso. Quando le ragazzine guarderanno questo film, non vorranno avere la vita sottile di Cenerentola, ma la forza e il carattere di Fiona.



Per ultimo, ma non meno importante, trovo incredibilmente fantastico il modo in cui il lieto fine viene impostato. Sì, tutti vivono felici e contenti in un mondo di favole e magia, ma è un mondo diverso, nel quale il lupo e i porcellini sono amici, e il mostro è l'eroe.





Shawy <3

martedì 22 settembre 2015

Recensione film: "Black Sea"

 
 
 
 
 
 
Titolo originale: "Black sea"
Paese di produzione: Regno Unito
Lingua originale: Inglese
Anno: 2014
Durata: 115 min
Genere: Avventura, Storico, Thriller
Regia: Kevin Macdonald
 
 
 
 
 
 
Recensione:
 
Black Sea è un film del 2014 diretto dal regista inglese Kevin Macdonald.
 
Il film ha come protagonista Robinson un capitano di sommergibili molto ingamba, con un divorzio alle spalle e un figlio con cui non ha alcun rapporto ( perchè il lavoro lo costringe a stare molto tempo fuori casa); se questo non bastasse...viene licenziato dal suo incarico di capitano di sommergibili per il recupero di relitti.
Preso dalla disperazione, decide allora di mettersi nelle mani di un miliardario che gli offre un modo per migliorare radicalmente la sua vita.
Sul fondale del Mar Nero giace il relitto di un sottomarino russo che trasportava un carico d'oro dalla Russia di Stalin alla Germania di Hitler,
 
 
 
 
 
 
 qualcuno ha il punto esatto, occorre solo un equipaggio
 così disperato da essere disposto
a rischiare la vita in una missione di recupero.
 
 
 
 
"-Questo rottame calerà a picco!
 
 -Altrimenti non sarebbe un sottomarino."
 
(Robinson)
 
 
 
 
 
 
 Con un manipolo di uomini selezionati tra il peggio (che paradossalmente è il meglio) disponibile sul mercato inglese e russo
(il sottomarino che useranno viene da lì e occorre qualcuno che parli la lingua),
Robinson deve navigare di nascosto al di sotto della flotta russa
 stanziata sul Mar Nero e contemporaneamente tenere a bada la follia avida che prende piede tra i suoi uomini.
 
 
 
 
 
 
I guai derivano dall’aritmetica: meno persone ci sono, più oro spetta a testa.
Riuscirà il capitano a tenerli a bada? oppure l'equipaggio finirà per distrugersi?
 
 
Lo lascio scoprire a voi :)

 
 
 
Commento e curiosità:
 
 
 
 
Maurizio Porro, del "Corriere della Sera" ha definito così il film:
 
"Molto classico con voce off che serve da scorciatoia narrativa, montaggi paralleli, sceneggiatura da fiction, invasione d’acqua digitale,
 rivalità sudate negli abitacoli fino al finale col gesto di eroismo neo capitalistico."
 
 
Al contrario...Massimo Bertarelli del "Giornale" lo ha definito in tutt'altro modo:
 
 
"Deludente fumetto avventuroso, una fiacca replica di quella sporca dozzina gettata allo sbaraglio negli abbissi (…)
Nel ridicolo doppiaggio i russi di mezzo equipaggio parlano
ancora con la cadenza da barzelletta. Con la suspense che resta drammaticamente a bagnomaria."
 
 
A mio parere questo film è stato ben strutturato. Presenta molte scene dove la suspance è alle stelle, e ti rende protagonista di quello che sta accadendo nel sottomarino.
Il film, oltre a rappresentare la vita travagliata del protagonista e dell'equipaggio, rappresenta l'odierna civiltà, la brama di denaro che affligge tutti i cittadini di un ceto basso.
Con la crisi di quest'ultimo periodo, tutti ci troviamo a "lottare" e sabotare qualche nostro compagno per guadagnare qualcosa in più di quello che ci spetta.
Questo film ha un tema che il regista ha rappresentato nel modo migliore!
E gli attori sono stati fantastici e hanno interpretato al meglio i ruoli che gli sono stati assegnati.
 In Italia è stato presentato a dicembre 2014 al Courmayeur Noir in festival, dove
ha vinto il Leone Nero al miglior film.
Nelle sale italiane è uscito il 16 aprile 2015.
 
 
Vi lascio in bellezza con il trailer di questo bellissimo film :)
 
 
 
Fede <3


sabato 12 settembre 2015

Recensione film: " Scontro tra titani"


 
 
 
 
Titolo originale: Clash of the Titans
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti D'America
Anno: 2010
Durata: 106 min
Genere: Epico, Fantasy, Avventura, Azione
Regia:Louis Leterrier
 
 
 
Recensione:


Scontro tra titani  è un film del 2010 diretto da Louis Leterrier, ispirato al mito greco dell'eroe Perseo ( un eroe della mitologia greca, figlio del re degli Dei Zeus e di Danae. Perseo viene ricordato soprattutto per l'uccisione della Gorgone Medusa, per aver salvato Andromeda, poi sua sposa, da un mostro marino e per essere stato re di Tirinto, dopo aver rinunciato al trono di Argo a favore di Megapente,
e di Micene, città che fondò lui stesso).
Nato da una delle molte scappatelle di Zeus con una mortale e cresciuto da un'umile famiglia di pescatori, Perseo è un vero eroe proletario che sogna di sovvertire l'ordine naturale delle cose andando a combattere gli dei stessi.
 
 
 
 
 
 
Siccome non è l'unico mortale a pensarla così, il padre degli dei, aizzato dal fratello Ade che intanto mira a fargli le scarpe, decide di ricordare agli umani il suo potere liberando la più grande delle piaghe prese in prestito dalla mitologia nordica: il Kraken.
 
 
 
 
                                      « Libera il Kraken! »
                                              
                                 (Zeus ad Ade)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L'unico modo per evitare che la creatura degli abissi distrugga la città di Argo è sacrificare Andromeda, figlia del re, che la stessa madre ha definito "Più bella di Afrodite".
Quando si dice "cercarsela".
 
 
 
 
Perseo però non ci sta e unitosi ai valorosi guerrieri di Argo vuole trovare un modo di sconfiggere il mostro.
Dopo un susseguirsi di lotte con scorpioni e animali terrificanti...giungono nel covo di Morgana, dove, dopo numerose perdite di uomini, Perseo taglia la testa a quest'ultima conquistando la vittoria.
 
 
 
 
 
 
 
Intanto sull'Olimpo Ade, potenziato con la paura degli uomini, riesce a spodestare Zeus, per iniziare a portare l'inferno sulla terra e invocare il Kraken,
che inizia a distruggere Argo ma si ferma allorché Andromeda viene legata per essere offerta in sacrificio al mostro.
 
 
 
 
 
 
 
 Perseo, dopo un rocambolesco scontro aereo contro le Arpie di Ade,
SPOILER riesce a pietrificare il Kraken con lo sguardo di Medusa:
 il mostro marino si tramuta in pietra per poi frantumarsi in mille pezzi, e nel caos generale Perseo si sbarazza della testa della Medusa.
Ade infuriato attacca Perseo, ma questo gli trafigge il cuore con la spada ferendolo mortalmente.
 
 
 
 
 
 
 
Indebolito, Ade sprofonda negli inferi.
L'Olimpo e gli dèi sono così salvi.
SPOILER Zeus si reca dal figlio per offrigli un posto sull'Olimpo, ma l'eroe rifiuta preferendo rimanere sulla terra e vivere come un uomo, ma adorato come un dio.
Infine Zeus gli dona un ultimo regalo: SPOILER il ritorno alla vita della sua amata Io, così che possano vivere insieme.
 
 
 
 
Commento e curiosità:
 

Dopo 29 anni Scontro tra titani torna al cinema con il medesimo disprezzo per la mitologia greca, i medesimi semplicismi, la medesima truffa nel titolo (ma dove sono i Titani?).
Tra scorpioni che emergono dalla sabbia al rallentatore come fossero Transformers, una Medusa che ricorda quella della serie di God Of War e una visione dell'Olimpo che sembra arrivare dal Superman di Richard Donner, il nuovo film incautamente affidato a Louis Leterrier crolla totalmente quando si tratta di creare immagini originali.
Al massimo della presunzione questo nuovo Scontro tra titani, nato vecchio e (cosa ancora peggiore) pompato con un 3D posticcio utile solo a spillare un po' più di soldi.
 
Ecco solo per voi...il trailer del film :)
 
 
 
 
 
 
 
Differenze con il film originale:
 
 
 
 
  • La dea Teti viene sostituita da Ade come nemico principale.
  • Nel primo film il sacrificio di Andromeda doveva compiersi durante il giorno più lungo dell'anno, mentre nel secondo durante l'eclissi.
  • Gli scorpioni giganti compaiono verso la fine del film originale e sono nati dal sangue sgorgato di Medusa. Qui invece appaiono come i primi mostri e nascono dal sangue di Calibos.
  • Pegaso nel film originale era bianco, qui nero.
  • La città che deve salvare Perseo è Argo, che nel film originale viene distrutta all'inizio, mentre prima era Giaffa (la qual cosa aveva anche senso, essendo Perseo principe di Argo).





  •  
    Differenze con la mitologia greca:


    • Principale differenza di fondo è che nel film gli dei dipendono dagli uomini in quanto a potere, in quanto senza le preghiere e la fede di essi perdono la loro immortalità, mentre nella mitologia gli Dei erano completamente indipendenti dagli umani.
    • Nella mitologia, Ade non è mai stato descritto come cattivo ma solo come freddo e distaccato, solitario e che per questo sceglie di passare poco tempo sull'Olimpo con gli altri dei. Nel film, inoltre, il dominio dell'Oltretomba rappresenta per lui una prigione mentre nella mitologia non viene mai detto che è insoddisfatto del suo ruolo o che abbia provato a spodestare il fratello.
    • Nei miti greci, Zeus si dimostra, invece, avverso agli uomini tanto che quando Prometeo (e non Zeus, come viene detto nel film) li creò, il Re dell'Olimpo voleva distruggerli.
    • Perseo, nel film, è avverso agli dei e accetta malvolentieri ogni loro aiuto, nella mitologia fu protetto fin da giovane dalla dea Atena che lo guiderà nelle sue avventure e gli consegnerà le armi che gli permetteranno di sconfiggere Medusa e Cetus. Nel film, a guidare Perseo in maniera simile è Io mentre a donargli la spada è Zeus.
    • Il Kraken è un mostro leggendario appartenente alla mitologia norrena, non ha nulla a che fare con quella greca.



    Fede <3

    mercoledì 9 settembre 2015

    Recensione film: Mulan



    Scheda Film:

    Titolo originale: Mulan
    Genere: Animazione, Avventura,
    Regia: Tony Bancroft e Barry Cook
    Paese di produzione: USA
    Casa di produzione: Disney
    Anno: 1998
    Durata: 98 min.
    Lingua Originale: Inglese e Mandarino


    Recensione:

    Mulan, una giovane ragazza in età da marito viene considerata inadatta ad essere una brava moglie e quindi una disgrazia per la propria famiglia alla quale non potrà dare onore.


    Il padre non è deluso della ragazza, ma  la incoraggia a non rattristarsi, ponendo fiducia in lei e nel fatto che lo renderà orgoglioso.
    Purtroppo però, il capofamiglia Fa viene chiamato per la guerra contro gli Unni, poiché non ha figli maschi.
    Mulan, spaventata per la sorte del padre zoppo, ruba la sua armatura e parte per la guerra.



    La nonna di Mulan, spaventata, prega gli antenati, che affidano la protezione di Mulan ad un piccolissimo drago: Mushu. Anche quest'ultimo cerca di riconquistare la fiducia degli altri spiriti e intraprende il viaggio insieme alla ragazza.




    Dopo un duro addestramento militare Mulan riuscirà a farsi degli amici, che l'accompagneranno durante la battaglia contro il temibile Shan Yu.
    In particolare, dopo avergli salvato la vita, Mulan guadagnerà la fiducia del generale Shang.





    Purtroppo però viene ferita e il generale scopre il suo segreto, e la esilia dal suo plotone (anche se secondo la legge avrebbe dovuto ucciderla).

    Mulan e Mushu stanno per tornare a casa con disonore quando si accorgono che molti uomini dell'esercito Unno sono sopravvissuti e stanno per attaccare l'imperatore quando nessuno se lo aspetta: durante l'ingresso trionfale dei militari in città.




    Mulan quindi va nella capitale e tenta di convincere Shang o chiunque altro che gli Unni sono sopravvissuti, ma nessuno l'ascolta ora che è una donna, e gli Unni catturano l'imperatore.

    Dopo una lotta incredibile Mulan salva l'imperatore e la Cina, e finalmente può tornare a casa con grande onore.



    Qui l'imperatore dice a Shang ciò che il padre aveva detto a Mulan, solo con parole diverse:

    "Il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e il più bello di tutti...
    Non s'incontra una ragazza come quella tutte le dinastie."

    Quando Mulan torna finalmente a casa e porta i doni dell'imperatore, il padre non si curerà degli oggetti, ma dirà alla figlia quanto è orgoglioso di lei, non perché è l'eroina che ha salvato la Cina, ma perché è Mulan.

    Curiosità:

    Forse non molti sanno che la storia di Mulan ha radici molto antiche nei miti dell'antica Cina.

    Si narra che in seguito ai continui attacchi da parte delle tribù nomadi e degli Unni l'imperatore richiamò alle armi tutti gli uomini cinesi iscritti nell'elenco dei riservisti, tra cui Hua Hu, noto condottiero e padre di Hua Mulan. 

    Nonostante la sua veneranda età e il suo debole stato di salute Hu decise di rispondere alla chiamata per onorare il nome della sua famiglia e dei suoi antenati; però sua figlia Mulan, preoccupata per la salute del padre, decise (con il consenso restio del padre) di rispondere alla chiamata al posto di Hu utilizzando il nome del suo fratello minore. 



    I successivi mesi per Mulan furono difficilissimi a causa del duro addestramento militare e per paura di far scoprire la sua vera identità. Successivamente però, durante le numerose battaglie Mulan capì quanto fosse importante continuare a combattere per proteggere la propria famiglia e la propria patria.

     Dopo 12 anni di combattimenti e incredibili gesta Mulan fu nominata generale e successivamente comandante delle armate settentrionali (il tutto continuando a nascondere il fatto di essere una donna). La guerra finì proprio grazie a Mulan, che batté sul campo un famosissimo generale unno. 




    Al suo ritorno ella fu colmata di onori imperiali e le fu proposto il posto di alto funzionario ma lei rifiutò per poter tornare a casa dal padre malato. La sua vera identità fu scoperta a causa delle diatribe con un comandante anziano che cercò in ogni modo di offrire a Mulan sua figlia come sposa (con continui rifiuti da parte di Mulan). 
    Alla fine il generale, indispettito, raggiunse Mulan a casa e fu lì che scoprì la vera identità della ragazza. Nonostante la scoperta il generale ebbe ancor più ammirazione nei suoi confronti.




    Shawy <3

    lunedì 7 settembre 2015

    Recensione Serie TV: Buffy l'ammazzavampiri









    Scheda Serie TV:

    Titolo originale: Buffy The Vampire Slayer
    Genere: Horror, fantasy, azione, teen drama
    Ideatore: Joss Whedon
    Casa di produzione: The WB (1-5), UPN (6)
    Paese di produzione: USA
    Anno: 1997
    Stagioni: 7
    Episodi: 144
    Durata episodio: 42 min.
    Lingua originale: Inglese









     Recensione:




    Chi non conosce la famosa ammazza-vampiri? Se non per esperienza diretta, almeno per sentito dire, tutti sanno chi è Buffy.


    In quest'ultimo mese ho deciso di riguardare questa meravigliosa serie TV con la quale sono cresciuta, la prima del genere "i vampiri possono anche essere buoni" .


    La storia parla di Buffy Summers (Sarah Michelle Gellar) che un giorno viene avvicinata da Merrick, un signore che si presenta come suo Osservatore e le annuncia il suo nuovo destino di Cacciatrice: 





    "Per ogni generazione c'è una prescelta. Una sola ragazza in tutto il mondo. Lei sola si ergerà contro i vampiri, i demoni, e le forze delle tenebre. Lei è la cacciatrice."

    Questa è la premessa della storia.

    Infatti, dopo aver incendiato la palestra della scuola, Buffy si trasferisce a Sunnydale, dove inizia una nuova vita.



    Ma anche qui incontrerà un Osservatore, un inglese di nome Rupert Giles (Antony Head) il quale la informerà che Sunnydale è situata sopra la "Bocca dell'Inferno".

    In questo posto pieno di mostri, Buffy finirà per farsi scoprire e aiutare dagli amici Willow Rosemberg (Alyson Hannigan), Xander Harris (Nicholas Brendon) e Cordelia Chase (Charisma Carpenter).


    Durante le sue avventure Buffy conoscerà personaggi particolarissimi quali:






    Angel (David Boreanaz) un vampiro terrificante al quale viene imposta una maledizione grazie alla quale gli viene ridata la sua anima umana, lui sarà il primo amore di Buffy,







    Oz (Seth Green) un ragazzo dolcissimo che per errore si trasformerà in un licantropo e che sarà il primo amore di Willow,







    Anya (Emma Caulfield); un ex-demone della vendetta terrorizzata dai conigli e innamorata di Xander; 







    Tara (Amber Benson) una strega meravigliosa e dolcissima che SPOILER farà capire a Willow di
    essere gay SPOILER;






    Riley (Marc Blucas), un ragazzo all'apparenza normale ma che in raltà SPOILER è un militare facente parte di un organizzazione scientifica che studia i mostri SPOILER.








    Per ultimo, ma non meno importante, Spike (James Marsters) il cui vero nome è William.
     E' un vampiro impulsivo, ferocissimo e violento, eppure a differenza degli altri vampiri riesce a provare sentimenti come amore (prima per Drusilla, poi per Buffy), orgoglio, onore, dolore.
    Dopo che gli viene impiantato Il Cip nel cervello chiede aiuto alla banda di Buffy, e infine lotterà e si farà torturare per poter ottenere la propria anima e farsi amare.




    Commento:

    Una delle migliori serie TV mai viste.

    Ogni film, libro, serie TV di questo genere si basa sempre su questa Serie TV con la S maiuscola, Twilight, The Vampire Diaries, True Blood, chi più ne ha più ne metta. Buffy è, e rimarrà, l'emblema del Dark fantasy sui mostri.

    Partiamo dal fatto che la storia non possiede neanche un piccolo misero minuscolo errore di trama.
    Ad esempio quando Dawn è sbucata dal nulla e stavo per perdere le speranze di aver trovato la serie TV perfetta, Joss Whedon mette IL colpo di scena e ti lascia così




    In oltre in tutta la serie i mostri e gli eventi, evidenziano caratteristiche del carattere umano o delle interazioni tra individui. Ad esempio in un episodio una ragazza che nessuno notava è finita per diventare invisibile.

    Una serie che davvero vale la pena guardare





    Per chi non lo sapesse, la decisione di finire la serie TV alla settima stagione è stata aiutata proprio dall'attrice protagonista Sarah Gellar che affermò:"così è come voglio uscire, al top, al nostro meglio".

    La storia è continuata sotto forma di fumetto costituito da un'ottava stagione in 40 capitoli e una nona formata da 25 capitoli.























    In oltre esiste uno Spin Off su Angel che parla della sua vita dopo aver lasciato Sunnydale.



    Shawy <3

    venerdì 21 agosto 2015

    Recensione libro " Seta" di A. Baricco




    Recensione:


    Autore: Alessandro Baricco
    Prima edizione originale: 1996
    Genere: Romanzo
    Sottogenere: Romantico, Avventura
    Lingua originale: Italiano



    Questo libro parla della vita di un uomo Hervé Joncour, negoziante francese di bachi da seta, che, per colpa di un’epidemia che ha colpito i bachi da seta di tutti i paesi europei e africani, è costretto a recarsi in Giappone per comprarne le uova. 
    In questo paese, per lui nuovo e irreale, è accolto al palazzo reale di Hara Kei, un uomo enigmatico, che è sempre in compagnia di una giovane ragazza. 
    “I suoi occhi – come descrive Baricco - non avevano un taglio orientale, il suo volto era il volto di una ragazzina”. 
    Tra i due nasce un'intensa attrazione, costituita da una triste, segreta e imponente danza di sguardi. 






    Nonostante il suo ritorno a casa, dove l'aspetta la moglie Hélène, non riesce a dimenticare quella ragazza che con il suo volto, il suo sguardo, e il mistero che in esso è avvolto, lo ha stregato.
     Passa il tempo, e, dopo un anno, Hervé riparte per il Giappone motivato
    (oltre che dagli interessi commerciali) soprattutto SPOILER  da un piccolo biglietto datogli in segreto dalla giovane l'anno prima e che l'uomo una volta giunto a casa era riuscito a far tradurre.
     Compie altri viaggi, animati dalla speranza di incrociare, anche solo per un momento, lo sguardo profondo della ragazza. 
    Nell’ultimo di questa serie di viaggi  trova un paese distrutto dalla guerra civile.
     Dopo molte peripezie riesce a trovare la carovana di Hara Kei,
     che è riuscita a sfuggire alla distruzione.
     Qui Hervé non solo non riesce a rivedere la bella ragazza "dal viso da ragazzina" ma viene sollecitato da Hara Kei a non far più ritorno in quel luogo. 






    Così Hervé torna in Francia e lì dopo poco tempo gli viene recapitata una lettera interamente composta da ideogrammi giapponesi. 
    È quindi facile, per Hervé, assumere che il mittente sia proprio la bellissima e misteriosa ragazza.
    SPOILER Scopre, infatti, che, in quella lettera, la giovane confessa l'amore che non ha mai potuto esprimere a parole, ma finisce con un addio che appare inderogabile.
     È ormai chiaro a Hervé che la strada verso il Giappone sia più densa di ostacoli ora rispetto a quando la guerra aveva raggiunto il suo apice. 
    A questo punto Hervé decide di continuare a condurre la sua vita di tutti i giorni 
    (una vita comunque felice), lasciandosi alle spalle le memorie del lontano Giappone. 
    Nonostante ciò, Hervé non è più quello di prima, spesso appare malinconico; del resto, quei viaggi sono stati un'esperienza che lo hanno segnato profondamente.







    SPOILER Dopo diverso tempo, tuttavia, la moglie si ammala e muore.
    SPOILER Solo allora Hervé intuisce una sconcertante verità: 
    la lettera d'amore era l'opera fittizia della stessa Hélène. 
    La moglie dell'uomo che sempre appare nel racconto come una passiva e inconsapevole figura di sfondo si riscopre essere ora un personaggio vitale che ha sempre vissuto nel sottostato dell'intera vicenda, non solo agendo, ma amando e soffrendo. 
    Ora che Hervé ha finalmente compreso il significato della parola Amore grazie ad Hélène, 
    il Giappone non è più tacita e solitaria malinconia ma diviene il suono di racconti da condividere.




    Commento e curiosità:


    Questo romanzo è limpido e leggero come la seta: il titolo infatti allude sia al motore della vicenda, che alla trasparenza del racconto stesso. La narrazione è lineare e semplice, sembra nascere quasi dal nulla e dal nulla si sviluppa.
    “Seta” è sfuggente ed elusivo, quasi immaginario come un racconto di fiaba, nonostante i frequenti riferimenti storici.
    Il romanzo è breve ed efficace, essenziale: del viaggio di Hervé vengono solo riportate alcune immagini in rapida successione, come un gabbiano che sfiora la superficie dell’acqua, senza mai tuffarsi. Sono le sensazioni a delineare i luoghi.
    La sua essenzialità è uno stupevole manifesto di leggerezza e delicatezza letteraria: le parole sembrano soffiare candidamente petali di dente di leone.
    Leggere un libro di Baricco non è facile…non voglio asserire che i libri di Baricco non sono per tutti, ma non tutti sono fatti per leggere un grande scrittore come Baricco…

    Fede <3