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giovedì 16 luglio 2015

Recensione: Pitch Perfect



Scheda film:

Paese di produzione: USA
Emittente: Universal Pictures
Regia: Jason Moore
Anno: 2012
Genere: Commedia, Musical, Sentimentale
Durata: 112 min.
Lingua originale: Inglese

Recensione:

Uscito in Italia, per la prima volta con il titolo "Voices", "Pitch Perfect" narra la storia di un gruppo studentesco femminile che pratica il canto a cappella.
Il gruppo ha toccato il fondo quando Aubrey (Anna Camp) vomita durante la gara finale. 
L'anno successivo i membri anziani si sono laureati e di tutta la squadra sono rimaste soltanto Aubrey e  Chloe (Brittany Snow). 
Nessuno ha il fegato di segnarsi a un club tanto "sfigato", così le due ragazze sono costrette a far entrare chiunque...



Ma tra tanti, Chloe ha chiesto a Beca (Anna Kendrick), di fare il provino, visto che nessuno l'accetterebbe a questo punto dell'anno.
Beca costretta dal padre a frequentare l'Università invece che produrre musica accetta e...



Alla fine nasce un rapporto speciale tra le ragazze (così diverse tra loro) che le porerà alla vittoria e al riscatto.

Naturalmente che Musical alla Glee sarebbe senza l'ammmmmmmmmmmmmore?
Infatti la fredda Beca scoprirà che avvicinarsi a qualcuno richiede molto impegno.





Commento:

Quando ho iniziato a guardare il film ho subito pensato "ecco qui una copia di Glee", sono rimasta molto colpita invece dalle tematiche inusuali (diverse da quelle di Glee) mascherate dalle solite storielle commerciali.




I personaggi svitati, pazzi, particolari e "diversi" forse sì, sono stati un po' copiacchiati da Glee, ma il contesto in cui sono stati messi li ha fatti evolvere in maniere del tutto impreviste.
Un esempio di questo è l'amatissima Ciccia Amy (Rebel Winson) che si da da sola questo nome per non permettere agli altri di offenderla.




Un altro aspetto copiato da film (in questo caso direi "Step Up" e affini) è il Riff Off, una gara "clandestina" tra i gruppi dell'università. Ma ancora una volta il regista Jason Moore ci mette quella cosina originale che non ti fa odiare la scena.





E per finire bisogna ammettere che l'evoluzione di Beca è adorabile, da fredda ragazza interessata solo alla sua carriera, diventa un'amica responsabile e una persona capace di amare.



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