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sabato 11 luglio 2015

Speciale del giorno: vita e opere di Tod Browning

 




Tod Browning (nato a Louisville, 12 luglio 1880, e morto a Hollywood, 6 ottobre 1962),
è stato un regista, attore, sceneggiatore, produttore cinematografico statunitense.
 Nell'arco della sua carriera diresse innumerevoli film specializzandosi in pellicole dell'orrore o comunque nei drammi a tinte forti.
Tra le sue pellicole più celebri si segnalano Dracula (1931), con Bela Lugosi nei panni del vampiro, e Freaks (1932).
Tod Browning nasce da una famiglia benestante, da ragazzo allestisce spettacoli amatoriali nel cortile sul retro di casa.
È affascinato dal circo e dalla vita carnevalesca, all'età di 16 anni scappa di casa per diventare un artista di strada.



 
 
 
Cambiato il suo nome in "Tod", viaggia in lungo e in largo con baracconi, carnevali e circhi.
 Successivamente recita nel vaudeville come attore, illusionista, ballerino, etc.
La morte del padre fa entrare Browning in depressione, che lo spingerà a buttarsi nell'alcool.
 Viene licenziato dalla Universal e lasciato da sua moglie.
 Fortunatamente riuscirà a recuperare il rapporto con sua moglie, e si fa assumere dalla Metro Goldwyn Mayer.
 Il primo film che produce per la MGM, The Day of Faith, è un discreto successo, che lo fa tornare in vetta.
Dopo la morte di Chaney nel 1930, Browning viene scritturato dalla Universal Pictures per dirigere Dracula (1931), capolavoro del cinema horror.
Nonostante Browning avesse voluto uno sconosciuto attore europeo per il ruolo del protagonista, le restrizioni del budget e l'interferenza dello Studio lo costringono a rivolgersi a un attore più noto, l'ungherese Bela Lugosi.





Il film racconta la vicenda del celebre conte di Transilvania. Nonostante oggi il film sia ritenuto un "classico", alla sua uscita la Universal non è soddisfatta, anche se al botteghino ottiene buone accoglienze.
 "Freaks", fu il film più celebre di Tod, ma inizialmente fu un vero un flop al botteghino, e danneggerà notevolmente la carriera del suo regista.


 
 
 
Il cast di veri freaks, croce e delizia del film, e scene di mutilazione alle quali attribuirono reazioni di malessere nel pubblico, compreso un aborto spontaneo,
hanno decretato critica e successo del film, insieme a censure, tagli e divieti, nel Regno unito fino al 1964, in Irlanda fino al 1999,
nella Germania nazista e l'Italia fascista, dove è arrivato solo in tv negli anni '70, doppiato su richiesta della RAI.
 










Dopo essersi ripreso dagli attacchi e dai problemi causati da Freaks, Browning dirige una serie di scialbi melodrammi e film orrorifici.
Alla fine degli anni cinquanta si ammala di cancro alla gola e viene operato.
Alla morte del fratello, nel 1959, partecipa al funerale in una stanza privata, non lasciandosi avvicinare nemmeno dai familiari.
Verrà trovato morto nel bagno della sua abitazione da alcuni amici il 6 ottobre 1962.
 
Per i più forti, ecco a voi il trailer del film (un po vecchiotto, ma pur sempre di grande effetto)
 
 

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