Visualizzazioni totali

domenica 12 luglio 2015

"Speciale" aniversario della morte di Marie de Gournay







Marie de Gournay nacque a Parigi il 6 ottobre 1565.
è stata una scrittrice e filosofa francese. È grazie ai movimenti femministi della fine del XX secolo che questa donna notevole  è stata riconosciuta come scrittrice, filologa, traduttrice, poetessa e filosofa a pieno titolo.
Fu verso l'età di 18 anni che scoprì la prima edizione dei Saggi di Montaigne, subendone il trasporto. Da quel momento non ebbe altro sogno che d'incontrare quell'uomo.
Cinque anni dopo, nel 1588 si incontrarono grazie ad un biglietto spedito da lei, dove esternava il suo desiderio di incontrarlo.
 
 
 
 
Lei aveva 23 anni e lui 55.
 Ebbero forse una relazione; lo si suppone a partire da alcune cose scritte da Montaigne al suo riguardo:
 
 
«Al mondo per me non conta nessun altro che lei»
 
 
 
«modo veemente in cui ella m'ama e mi desidera da tanto tempo» .
 
(-Montaigne)
 

 
Marie prese dimora a Parigi, lasciando il castello a suo fratello Charles.
Montaigne morì nel 1592. Ella venne a saperlo solo 15 mesi dopo.
Marie andò incontro a serie difficoltà finanziarie; suo fratello Charles fu costretto a vendere le proprietà di famiglia.
 
Marie iniziò a scrivere qualche saggio, ma quell'epoca, era ben difficile per una donna far valere il suo diritto di «pensare».
Cercò pertanto di costruirsi una rete di mecenati, offrendo la sua penna alla regina Margherita, ad Enrico IV di Francia, a Maria de' Medici, a Luigi XIII, alla marchesa di Guercheville, ai ministri Villeroy e Jeannin, a Richelieu...
In tal modo, riuscì ad avere la possibilità di pubblicare le sue opere.
Tuttavia, ella venne calunniata senza sosta, sia personalmente sia per la sua opera.
Visse e pensò da femminista.
Nel 1622 pubblicò Égalité entre les hommes e nel 1626 Les femmes et Grief des Dames, nel quale auspica l'uguaglianza tra i sessi.
 
 
 
 
 
 
Nel primo libro che scrisse, Marie affermava che la differenza tra uomo e donna sta solo nel diverso ruolo nella riproduzione.
Inoltre Marie fa un affermazione piuttosto forte, richiamando sia la bibbia sia le teorie sugli animali di Montaigne:
 
 
 «non c’è niente di più simile al gatto su una finestra che la gatta.
Uomo e donna sono talmente uguali, che se l’uomo è più della donna, la donna è più dell’uomo»
 
 
Marie sembra qui voler utilizzare l’argomento mountagniano per dire che: così come ci si sbaglia nel ritenere inferiori gli animali, così ci si sbaglia nel ritenere le donne meno valorose.
 
Marie rimase nubile, badando da sola a tutti i suoi bisogni.
Tradusse anche Sallustio, Ovidio, Virgilio, Tacito, scrisse versi sui suoi gatti, su Léonore e su Giovanna d'Arco, nonché sull'istruzione dei prìncipi.
Morì a Parigi il 13 luglio 1645 all'età di 79 anni, e venne sepolta nella chiesa di Saint-Eustache.
 
 
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento