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sabato 11 luglio 2015

Recensione: "La Ragazza delle Arance" di Joestin Gaarder






Recensione:


Georg è un ragazzino di 15 anni che vive con la madre Veronika, la sorellastra di 6 mesi Miriam e il padre di quest'ultima, Jorgen.
Il Padre di Georg, Jan Olav, è morto quando il protagonista aveva appena 4 anni, e quindi non l'ha mai conosciuto davvero.
Un giorno però, mentre la madre sta sistemando la casa, ritrova una lettera in un passeggino e la consegna a Georg.





Questa lettera infatti è stata scritta dal padre mentre si trovava in ospedale prima di morire, ed è pensata per Georg.
All'interno della lettera, Jan Olav racconta la storia di come ha conosciuto una misteriosa ragazza che portava con se un sacco di carta pieno d'arance.




In questo racconto Georg si rispecchia nei pensieri del padre, il quale, oltre alla storia della ragazza delle arance, racconta al figlio le sue riflessioni sulla vita.

Da molti critici questo libro è stato definito infatti "un'inno alla vita", poiché, appunto, porta a riflettere sull'importanza e la preziosità della vita.

Notizie sull'autore:

Jostein Gaarder è uno scrittore (esatto, Jostein è un nome da uomo) Norvegese che si è formato come insegnante.
Nato in una famiglia molto aperta si è sempre interessato di filosofia, politica, religione e (in particolare) morte.




Detto così sembra quasi macabro, ma in realtà lo scrittore è un amante della vita.
Accortosi che i suoi libri riscuotevano successo, Gaarder lasciò il lavoro di insegnante per dedicarsi unicamente a quello di autore.
Uno dei suoi libri più famosi è "Il mondo di Sofia".


Commento:

Il libro ha la capacità di catturarti in modo travolgente, ma a volte il ritmo lento (perfettamente coerente con la storia) mi ha stancata un pochino.





Le idee innovative e le riflessioni profonde sono meravigliose, ed è bello che quest'autore abbia scelto di mostrare che anche gli adolescenti sono in grado di strutturare pensieri e riflessioni sull'esistenza, l'amore e la morte.

"Cosa avresti scelto se ne avessi avuta l'occasione? Avresti scelto di vivere per un breve momento sulla terra, per poi, dopo pochi anni, venire strappato da tutto quanto e non tornare mai più?
 O avresti rifiutato?
Hai solo queste due alternative. Perché queste sono le regole.
 Se scegli di vivere, scegli anche di morire."

- Jan Olav

Molti critici hanno affermato che è impossibile che un ragazzino riesca a capire delle riflessioni così "adulte". Io sono in disaccordo con queste affermazioni, poiché io stessa ho letto il libro per la prima volta a quindici anni.



Un Meraviglioso libro introspettivo che consiglio a chiunque voglia rivalutare l'esistenza dell'essere umano, o passare un pomeriggio...interessante.




"Sognare qualcosa di improbabile ha un nome.
 Si chiama Speranza"

- Jan Olav

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