Recensione:
"Io sono il messaggero" (The Messenger) è un libro pubblicato nel 2002 e scritto da Markus Zusak (Autore di "The Book Thief" conosciuto in italia come "Storia di una ladra di libri).
Questo particolare racconto è in realtà stato pubblicato precedentemente a "Storia di una ladra di libri" ma purtroppo in italia è arrivato (come sempre) in ritardo.
Il libro è diviso in quattro parti (ognuna rappresentante un seme delle carte francesi) e in ognuna di esse il protagonista compie delle particolari missioni, che gli vengono menzionate tramite dei messaggi scritti (appunto) su carte da gioco.
Il libro è diviso in quattro parti (ognuna rappresentante un seme delle carte francesi) e in ognuna di esse il protagonista compie delle particolari missioni, che gli vengono menzionate tramite dei messaggi scritti (appunto) su carte da gioco.
La vicenda narra di Ed Kennedy, un tassista diciannovenne buono a nulla, a cui, dopo essere diventato (per puro caso) un eroe, inizieranno a capitare cose straordinarie.
La Trama è facile da seguire poiché i capitoli sono divisi in modo schematico (e anche originale), ed è altrettanto semplice immedesimarsi nel protagonista e nell'ambiente che lo circonda grazie alla narrazione in prima persona e al linguaggio che cambia fluidamente in base all'ambientazione.
I personaggi sono molti, ma vengono ben delineati all'interno delle mini-storie che compongono il romanzo; e tutti, (dal primo all'ultimo), portano con loro un insegnamento particolare.
Commento:
Se dovessi usare una sola parola per definire il romanzo direi: emozionante.
Alcune volte, infatti, non riesci a distinguere l'emozione che una storia ti suscita, e la tua reazione è più o meno questa:
Per quanto riguarda le volte che riesci a definire ciò che provi (mentre leggi di questo Ed buon'a nulla)... Beh, c'è di tutto, dalla tristezza alla libertà, fino all'amore (passando per la friendzone naturalmente).
"Non serve una pallottola per uccidere un uomo,
bastano le parole"
"Non serve una pallottola per uccidere un uomo,
bastano le parole"
- Ed
Alcune volte, però, l'autore diventa talmente intenso ed astratto che viene il mal di testa a forza di leggere quelle metafore tanto complicate.
Bisogna dire che in tutto questo trambusto emozionale il mio personaggio preferito è stato il pigro, puzzolente e pittoresco Portinaio, il più... fedele amico di Ed.
"A volte le persone sono belle. Non per come sembrano. Non per come parlano. Semplicemente per quello che sono."
- Ed
Questi personaggi sono tanto particolari e travolgenti che viene da chiedersi come l'autore sia riuscito a dargli vita. In particolare ci si domanda da dove vengano i pensieri di Ed, così veri e complessi.
A proposito, in un intervista, Markus Zusak afferma:
"Non sono sicuro, a dir la verità. Non sono mai stato esattamente uguale a Ed, anche se tutte le sue paure e dubbi su se stesso devono provenire da qualche parte in me. Credo che avessi più prospettiva di lui, quando avevo 19 anni, ma non mi sentivo così"
Un giovane scrittore capace e umile...
Per concludere in bellezza bisognerebbe spiegare il messaggio di questo "messaggero", che sarebbe... Uno spoiler grosso come il Burj Khalifa di Dubai.
Ma davvero originale.
Nessun commento:
Posta un commento