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lunedì 17 agosto 2015

Recensione libro: Divergent Saga


Scheda Libro:

Autore: Veronica Roth
Genere: Distopia, Avventura, Fantascienza
Paese: USA
Casa editrice: Harper Collins
Anno: 2011
Casa editrice It.: De Agostini
Anno It.: 2012
Formato: Trilogia
Lingua originale: Inglese


Recensione:

La storia si svolge a Chicago in un futuro imprecisato. Gli abitanti di Chicago sono gli unici umani rimasti al mondo, e per proteggersi dalle minacce esterne hanno costruito una recinzione che corre tutt'intorno alla città.



 La popolazione, per mantenere la pace faticosamente raggiunta, si divide in cinque fazioni, ognuna delle quali svolge un preciso ruolo nella società.






I Candidi,  ritengono che la colpa della guerra sia l'ipocrisia, sono sinceri e dicono sempre la verità, anche se è offensiva. Si occupano della legge, infatti il loro simbolo è una bilancia che pende in favore della giustizia.











I Pacifici, reputando la malvagità la maggiore causa della guerra, sono gentili e rigettano l'aggressività (un po' come gli Hippie). Sono principalmente coltivatori di terre, infatti il loro simbolo è un albero.












Gli Eruditi, secondo loro la guerra è conseguenza dell'ignoranza, seguono la via della conoscenza e dedicano la vita alla cultura. Lavorano come insegnanti, scienziati o ricercatori. Il loro simbolo è un occhio che cerca la conoscenza.










Gli Abneganti sono convinti che l'egoismo sia il motivo principale della guerra, sono al servizio degli altri per tutta la loro vita. Per questo loro comportamento altruistico gli è stato affidato il governo e il loro simbolo è una mano tesa ad aiutarne un'altra.












Gli Intrepidi, che credono che la guerra sia causata dalla codardia, sono coraggiosi e forti. Per queste loro caratteristiche vengono definiti anche pazzi, ma mantengono l'ordine all'interno della città. Per la loro impulsività, per il loro coraggio e per la loro forza hanno scelto il fuoco come simbolo.








Esiste un altro gruppo che vive all'interno della città: gli Esclusi. Sono persone che vivono al di fuori della società mendicando, perché non sono riusciti a superare l'iniziazione ad una fazione, o ne sono usciti dopo averne fatto parte.


Beatrice Prior è una sedicenne che vive nella fazione degli Abneganti. Come ogni sedicenne si dovrà sottoporre al Test Attitudinale, che gli consiglierà la fazione in cui potrà riuscire meglio per poi sceglier la giusta fazione nella Cerimonia della Scelta.





Quando però si sottopone al Test Attitudinale, questo produce più risultati e scopre dunque di essere una Divergente. Tori, la ragazza incaricata del test, le dice di non farne parola: essere una Divergente è molto pericoloso e per proteggerla manomette il risultato facendola risultare un'Abnegante.

Beatrice sceglie gli Intrepidi sorprendendo tutti.




Purtroppo però Tris (Il nuovo nome di Beatrice) scopre che per diventare un Intrepido bisogna fare un'eliminatoria basata in tre fasi.

Nonostante tutto è decisa a non diventare un'Esclusa e si impegna al massimo per superare i moduli dell'iniziazione. Durante le prove Tris conosce nuove persone, tra cui gli amici Will, Christina, Al e il suo istruttore Quattro.



Commento:

Sarebbe complicatissimo spiegare l'evoluzione di tutti personaggi nei tre libri, quindi mi limiterò a elogiare quella di Tris e Four.

Beatrice Prior passa da ragazzina insicura a combattente durante il primo libro, da combattente a rivoluzionaria nel secondo libro e, in fine, nel terzo si trasforma in simbolo.
Questo punto d'arrivo l'ho molto apprezzato, e in particolare mi è piaciuta la verità della storia di Tris: impariamo a compiere atti straordinari, quando ne abbiamo la necessità.

Tobias sceglie il nome four, poiché possiede soltanto quattro paure, e l'unica che non riesce a controllare è quella del padre. Durante i due libri riuscirà, con grande fatica, a sconfiggere il padre e a sopportare l'ennesimo dolore SPOILER la morte di Tris SPOILER.

 Inutile dire che la storia è quasi totalmente priva di banalità, che è avvincente e che dopo aver venduto milioni di copie è diventata anche una saga cinematografica.

Peccato che il film non riesca neanche lontanamente a carpire il succo del libro.








Shawy <3

venerdì 7 agosto 2015

Recensione: Le Cronache del Mondo Emerso



Scheda Libro:

Autore: Licia Troisi
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2004-2005
Formato: Trilogia


Recensione:

Questo grande blocco di 1200 pagine è una trilogia, Licia Troisi però l'aveva ideato inizialmente come libro unico.
Esso, infatti, è il suo primo lavoro che ha iniziato a scrivere da adolescente per portarselo dietro e modificarlo fino al 2004, quando la Mondadori ha accettato di lavorare con lei.




La storia parla di Nihal, una ragazza particolare che vive nella città/torre di Salazar. 
Nella Terra del Vento le discriminazioni sono rare poiché vi abitano molte razze diverse, quindi nessuno fa caso ai capelli blu, le orecchie a punta e gli occhi viola di Nihal.



La ragazza non si trova a suo agio con le sue coetanee, preferisce giocare alla "guerra contro il Tiranno" con i ragazzi.
E' la più forte del gruppo, finché un giorno, un misterioso ragazzo dai capelli rossi la sfida a duello e vince utilizzando la magia.

Dopo questo avvenimento Nihal prega il padre Livon di poter imparare la magia, e alla fine l'armaiolo cede. La ragazza dunque va dalla zia Soana e lì incontra Sennar (il ragazzo dai capelli rossi e gli occhi di ghiaccio) che diventerà il suo migliore amico (ahemFRIENDZONEahem).





Tutto il mondo di Nihal verrà distrutto quando il Tiranno attacca Salazar e i Fammin uccidono suo padre.
La ragazza riesce a scappare grazie all'ultimo dono di Livon: una spada di cristallo nero.

Da questo momento in poi Nihal avrà come unico obiettivo quello di vendicarsi, e nel suo viaggio scoprirà verità incredibili sul suo passato.


Commento:

Questo è probabilmente l'unico fantasy italiano davvero famoso e, per molti aspetti, merita le lodi e la fama anche se a volte viene criticato negativamente.





In molti, sia la critica che il pubblico, hanno particolarmente apprezzato il personaggio di Ido.
Il nano è il mentore di Nihal, e quasi un secondo padre per lei. E' una figura diversa dal solito nano beone. Ido è in fatti un principe, un criminale e un redento, un uomo pieno di esperienza e di valori nobili.

"Tu hai paura di vivere.Ogni volta che scendi in campo speri che arrivi un colpo di spada che ti sollevi dalla responsabilità della tua vita. Cosa credi, che ci voglia coraggio per morire? Morire è facile. E' vivere che richiede coraggio. Sei una codarda, Nihal."

-Ido


Un altro personaggio molto apprezzato è Aster, il bambino /mostro, che vuole distruggere tutto per poter ricreare un mondo migliore.




Per finire vorrei parlare dello stile semplice ma efficace della Troisi.
La sua brevitas non è mai troppo semplice, i suoi libri si leggono velocemente perché sono incredibilmente scorrevoli e avvincenti.

Le parole sempre azzeccate ti permettono di immaginare ogni dettaglio alla perfezione e di creare un'intero mondo come se fosse semplicissimo.


Shawy <3

sabato 18 luglio 2015

Recensione e confronto con il film: Eragon di Christopher Paolini



Recensione:

Eragon è un un libro fantasy molto conosciuto, che deve la sua fama ad un campagna pubblicitaria statuaria e ben riuscita.
L'autore inizia a scrivere la storia all'età di diciassette anni, e diventa uno degli scrittori più conosciuti al mondo.


La vicenda narra appunto di Eragon, un semplice ragazzo che vive in un paesino chiamato Carvahall, dove le guardie del crudele (straaaaano che è crudele ) re Galbatorix arrivano difficilmente.

Il ragazzo vive in pace, finché durante una battuta di caccia non trova un'enorme pietra blu, prova a venderla per ricavarne del denaro ma non è una pietra preziosa.
Infatti la pietra si schiuderà rivelando un piccolo drago blu, che Eragon chiamerà Saphira.




La nascita del drago porterà le guardie di Galbatorix (nono succede maaai) nel villaggio, ma Eragon e Saphira riescono a fuggire grazie all'aiuto del misterioso cantastorie Brom.

Da questo momento in poi cavaliere e drago si troveranno ad affrontare dozzine di avventure per salvare il mondo di Alagaesia da Galbatorix.


Commento:

Ho letto l'intera saga e mi è piaciuta molto.
E' scorrevole e coinvolgente e le avventure sono davvero fantasiose.

Purtroppo bisogna far notare che la giovane età (inesperienza) dell'autore si nota in svariati punti ("Luke sono tuo padre", "MA NON E' QUESTO IL GIORNO!", per chi mi volesse capire), anche se durante la saga si vede un miglioramento.

In ogni caso la saga merita, o non sarebbe diventata così famosa (anche con le sue campagne pubblicitarie).



Confronto:

Da primo libro è stato ricavato un film.

DIFFIDATE DAL FILM.

Eh si perché l'unico dato positivo e simile (non uguale, SIMILE) è Saphira, e solo per quanto riguarda l'aspetto.
Il carattere della dragonessa è infatti forte e delineato, mentre in quelle sequenze appiccicate che osano chiamare film, Saphira è quasi il burattino di Eragon.



In oltre la storia è seguita malissimo, e personaggi importantissimi sono appena descritti, se non del tutto assenti.

Come ho detto in precedenza, la grafica è il solo dato positivo.
Non oso immaginare quanti soldi siano stati usati per un lavoro del genere, che a causa del disastro della trama passa anche in secondo piano.


venerdì 17 luglio 2015

Recensione: The 100



Scheda della serie TV:

Paese di produzione: USA
Emittente: The C.W. network
Anno: 2014
Formato: serie TV
Genere: fantascienza post-apocalittica
Stagioni: 2
Episodi: 29
Durata per episodio: 45 min.
Lingua originale: Inglese



Recensione:

La serie "The Hundred" è tratta dall'omonima trilogia di Kass Morgan, anche se si discosta molto dagli eventi e personaggi dei libri, in particolare nella seconda stagione.

La storia è ambientata in un futuro post-apocalittico, dove i discendenti degli esseri umani (sfuggiti al disastro nucleare) vivono all'interno "dell'Arca", un'enorme stazione spaziale.






All'interno "dell'arca" vigono regole molto severe per perseguire la sopravvivenza. La pena per una qualsiasi trasgressione è la morte, tranne che per i minori di 18 anni, che vengono imprigionati.

La protagonista della storia è Clarke Griffin (Eliza Taylor-Cotter) figlia del medico e consigliere Abigail Walters (Paige Turco) e del defunto capo ingegnere Jake Griffin (Chris Browning).




Clarke e altri 99 prigionieri vengono scelti per testare la vivibilità della Terra.
Insieme a Clarke ci sono: Bellamy Blake (Bobby Morley), Finn Collins (Thomas McDonnel), Wells Jaha (Eli Goree), Octavia Blake (Marie Avgeropoulos) e altri ragazzi.

Questi fantomatici cento dovranno affrontare migliaia di difficoltà sulla Terra selvaggia e inaspettatamente abitata.




Il Regista Jason Rothenberg ha fatto un ottimo lavoro con gli attori, la scenografia e la colonna sonora.
Gli strumenti che i protagonisti utilizzano sono stati contestualizzati molto bene (in particolare ho apprezzato i fogli riutilizzabili all'infinito), ma i costumi dei 100 (contrariamente a quelli dei terrestri) sono irreali.
Giacche di pelle nera e vestiti blu scuro?
Alquanto inadeguati visto che sull'Arca creare tinture tanto forti è uno spreco di materiali.
Ma a parte questa piccola nota stonata (che serve a far apparire i ragazzi più badass) non c'è molto di cui lamentarrsi.




La storia è piena di colpi di scena e svolte di trama incredibili, ad esempio SPOILER ho amato il momento in cui Kane (Henry Ian Cusick) e Jaha (Isaiah Washington) devono uccidersi a vicenda per mostrare ai terrestri che vogliono davvero la pace e la fragile ragazzina che deve fare da testimone si rivela il comandante supremo (qui potete trovare la scena) SPOILER,

I personaggi sono studiati e approfonditi in modo quasi impeccabile, nessun tratto è dato per scontato, Bellamy (ad esempio) inizialmente è lo str***zo della situazione, ma da subito vediamo l'amore fraterno per Octavia.






Commento:

All'interno della storia non esistono "buoni" e "cattivi".
La mancanza di questi due schieramenti rende i personaggi quasi reali (se non fosse che sono tutti forti, belli e con la messa in piega sempre perfetta).
La stessa Clarke SPOILER compierà un omicidio di massa SPOILER per far in modo che la sua gente rimanga in vita.


"Chi siamo e chi abbiamo bisogno di essere per sopravvivere, sono due persone molto diverse"

- Bellamy


In particolare si affronta il tema del comando, sia sulla Terra che sull'Arca. 
Sulla Terra c'è un confronto fra Clarke e Bellamy .
Sull'Arca invece, Abby e Kane cercano di consigliare Thelonius Jaha.





Un'altro aspetto da ammirare è il messaggio che lancia la storia di Octavia, la ragazza imprigionata perché nata (sull'Arca è vietato avere più di un figlio). Infatti l'incarcerazione della ragazza mostra che spesso giustizia e moralità sono due cose sconnesse.


E infine il mio personaggio preferito è...



John Murphy (Richard Harmon) il bad boy della storia... in realtà non è lui il mio personaggio preferito (visto che non è il vero bad boy... ahemBellamyhaem...), ma è sicuramente quello che tecnicamente mi è piaciuto di più, sia nella parte iniziale dello st***o sia in quella del ragazzo che ha fede in un sogno.





In ogni caso bisogna ammettere che la serie ha un suo valore.

E' stata annunciata la terza stagione anche se non premette bene.
Preferirei che la serie terminasse dignitosamente senza rovinarsi in una stagione "tanto per", come accade spesso questi ultimi anni.

Comunque vale la pena guardare questa serie TV e, per mostrarvelo, vi lascio il trailer qui sotto :D



lunedì 6 luglio 2015

Recensione film "Fury"


Titolo originale: Fury
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2014
Durata: 134 min
Genere: guerra-drammatico
Regia: David Aye

Recensione:

Aprile 1945: gli Alleati stanno avanzando in profondità nella Germania nazista. Tra i numerosi veterani ci sono anche il sergente dell'esercito americano Don Collier, da tutti chiamato "Wardaddy" (Brad Pitt), il cannoniere Boyd, profondamente cristiano e soprannominato "Bibbia", il pilota messicano Trini "Gordo" Garcia e il rude caricatore Grady "Coon-Ass" Travis, con i quali ha condiviso oltre tre anni di servizio e duri combattimenti.

Wardaddy guida un’unità di cinque soldati in una missione mortale dietro le linee nemiche a bordo di un carro armato Sherman (chiamato, appunto, "Fury").
Quando morì in una battaglia un membro del suo equipaggio al sergente e ai suoi uomini viene perciò assegnata la giovane recluta Norman Ellison, un ragazzo arruolato solo da otto settimane;
non è mai stato in un carro armato, non ha ricevuto addestramento specifico e non ha mai ucciso un uomo.







Al primo incontro con Collier e gli altri carristi, Norman è trattato come un pivellino ed è costretto a pulire l'interno del carro armato.Quando iniziano ad addentrarsi in Germania sono sorpresi da dei ragazzini armati, che distruggono un carro. Norman li aveva visti, ma era troppo spaventato per avvertire qualcuno. Il sergente, infuriato, riprende aspramente il giovane dicendogli che ogni tedesco è un nemico che non può essere risparmiato.

Nel tentativo di educare il ragazzo alla cruda realtà della guerra, Collier inizia dunque a prendersi cura di lui come se fosse suo figlio, sebbene con metodi decisamente alternativi: dopo aver demolito alcune postazioni anticarro tedesche nel corso dell'avanzata, Collier dà a Norman il proprio revolver per uccidere l'unico prigioniero fatto;
 il ragazzo si rifiuta ripetutamente ma il sergente, dopo averlo placcato, gli forza l'arma in mano e gli fa premere il grilletto, lasciandolo sconvolto.

Il giorno successivo Norman uccide con la mitragliatrice alcuni serventi tedeschi.
Il legame tra lui e Collier si fa più forte.








Per il combattimento dell'ultima battaglia gli alleati sono in inferiorità numerica, disarmati e con una recluta giovane e inesperta nel plotone. Wardaddy e i suoi uomini dovranno ricorrere a tutto il proprio coraggio e alla propria arguzia per sopravvivere agli orrori della guerra. 




" GLI IDEALI SONO PACIFICI, LA GUERRA E' VIOLENTA!"
-Don Collier (sergente)



 Negli ultimi momenti di calma, Collier stappa una bottiglia di whisky e brinda insieme ai suoi soldati.
Quando la colonna di SS è ormai dinanzi il carro, l'equipaggio apre il fuoco con tutte le armi di bordo e coglie di sorpresa i tedeschi, infliggendo loro gravi perdite; ma le armi iniziano a scarseggiare e i carristi cadono uno dopo l'altro:
Grady rimane ucciso quando una granata penetra la torretta e lo trancia; Garcia viene colpito quando sta per lanciare una bomba a mano che ricade nel carro e, per evitare che lo scoppio uccida anche Norman accanto a lui, gli fa da scudo con il proprio corpo; Boyd è raggiunto da un proiettile alla testa mentre è intento a passare munizioni a Collier. 
Mentre Norman cerca altre cartucce per il suo mitra, il sergente viene gravemente ferito da un tiratore scelto e ricade nella torretta e muore poco dopo per lo scoppio di una granata.


Norman, l'unico salvo esce dalla botola d'emergenza nel pavimento del carro armato e si nasconde nella buca provocata dalla mina anticarro sotto al carro armato. 
 Mentre le SS riprendono la loro marcia, viene individuato da un giovane soldato tedesco che tuttavia, pur vedendolo, prova compassione per lui e fa finta di nulla, proseguendo in silenzio.

Il mattino seguente ,sentendo però dei passi sullo scafo metallico, afferra il revolver di Collier pronto a combattere: fortunatamente erano della squadra alleata. 
Mentre Norman s'allontana, il ragazzo rivolge un ultimo sguardo al veicolo, circondato da cataste di corpi.


Considerazioni personali:

Don Collier è un leader dal cuore nobile. Nella sua testa quando combatte c'è un unico pensiero: la patria, e l'amore per essa; ma di tanto in tanto, quando c'è un momento di pausa, i suoi pensieri cambiano.
 Pensa alla famiglia che ha lasciato, pensa a tutte le persone che ha ucciso e di tutti quei soldati alleati che hanno perso la vita, ed infine pensa al giovane Norman.
Quel ragazzo gli ricorda molto se stesso da giovane, e così cerca di prendersene cura, cercando di abituarlo agli orrori della guerra.
Pensando a tutto ciò inevitabilmente piange, ma non lo fa davanti a tutti...lo fa quando si trova da solo, quando nessuno può vederlo, DA VERO LEADER!


"NESSUN EQUIPAGGIO E UNITO COME IL NOSTRO...ED E TUTTO MERITO SUO!!!"
-Boyd (Bibbia)






E' un film molto commovente e realistico.
Descrive perfettamente tutti gli orrori della guerra: la perdita brutale di persone care, diventi un assassino, la crescita dei sensi di colpa, la paura di morire da un momento all'altro e di fare la stessa fine dei tuoi compagni deceduti.
 Tutti questi sentimenti ti offuscano la mente, e questo film mette in risalto, (nella maniera più opportuna) proprio tutto questo.

Se vi piacciono i film realistici dove non si fanno scrupoli di mettere qualche scena sanguinolenta, bè questo è indubbiamente il film per voi!!