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domenica 20 settembre 2015

Recensione libro: "La grammatica dell'amore"

 
 
 
 
 
Titolo originale: La Gramatica del Amor
Autore: Rocìo Carmona
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: Maggio 2012
 
 
 
Recensione:
 
 
Irene è sola in Cornovaglia.
 I genitori si sono appena separati e lei è lontana da casa. Il suo unico amore è finito e lei ha paura di non saper tornare ad amare.
 Finché un giorno scopre la ‘grammatica dell’amore’, la lettura di sette grandi romanzi senza tempo, sette capolavori che le faranno ritrovare sé stessa e la voglia di tornare a sognare. Sette letture che compongono la grammatica mdel più nobile sentimento al mondo al quale nessuno sa resistere... come a un buon romanzo.
 
 Irene ha appena conosciuto l’amore ma non è andata come sperava.
Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione.
Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile.
 
Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, disegnando per lei un cammino da vivere con l’intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore.
 
E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina.
 È attraverso la lettura di sette grandi capolavori della letteratura mondiale che la ragazza riuscirà a scrivere la propria personalissima grammatica dell’amore.
 
 Saranno le parole di Tolstoj, Austen, Márquez e Murakami, fra gli altri, ad accompagnarla in questa esperienza vitale e memorabile.



 
 
 
 
Commento e curiosità:
 
 
 
Quel che si presenta come un romanzo adolescenziale sulle pene d'amore, con protagonista la solita ragazza che arriva in una nuova scuola,
in una nuova città e ha bisogno di ambientarsi,
quindi con tutte le carte in regola per uno sviluppo prevedibile, noioso, per nulla interessante - si srotola sotto i nostri occhi in maniera del tutto inaspettata:
 l'inizio sarà sì già stato visto o letto altrove ma lo sviluppo è innovativo
e sicuramente piacevole.
 Per non dire furbamente piacevole, soprattutto per noi lettori che, quando scopriamo che protagonisti di un libro sono i libri stessi, ci emozioniamo e appassioniamo di più.
Irene è una ragazza alle prese con la prima, cocente, delusione d'amore. Come affrontarla?
Con rabbia? Disperazione? Tristezza? Rassegnazione?
Un giovane insegnante si prenderà cura di lei, mostrandole la strada per superare quel dolore: il suo rimedio consisterà nella lettura di sette romanzi.
Ognuno di essi aiuterà Irene a capire meglio l'amore in generale
 e i propri sentimenti in particolare.
 
 
 
 
 
 
 
 
Un percorso che inizia con un cuore spezzato in uno splendido Murakami di A sud del confine a ovest del sole, passa attraverso l'amore universale raccontato dalla Austen nel suo Orgoglio e pregiudizio, si sofferma sulla necessità di non reprimere i propri sentimenti con Lettera di una sconosciuta di Stefan Zweig,
 incontra e scopre i due volti dell'amore in Tolstoj,
 con Anna Karenina e Levin, sfiora I dolori del giovane Werther goethiani,
 la Jane Eyre brontiana, e infine termina con la risposta a tutte le domande racchiusa ne L'amore ai tempi del colera di Marquez.
Una risposta bella, semplice, diretta che lascio a voi il piacere di scoprire.


Fede <3

domenica 23 agosto 2015

Recensione film: Ti va di ballare? (Take the lead)



Scheda Film:

Regia: Liz Fiendlander
Titolo Originale: Take the Lead
Paese di produzione: USA 
Emittente: New Line Cinema
Emittente ita: Eagle Pictures
Anno: 2006
Genere: Sentimentale, romantico, drammatico
Lingua originale: Inglese
Durata: 108 min.


Recensione:

Ispirato alla vera storia di Pierre Dulaine, un danzatore di Manhattan, che si è dedicato ad insegnare danza ad un eterogeneo gruppo di ragazzi di liceo che hanno avuto problemi con la giustizia. 




L'affascinante Pierre Dulaine (Antonio Banderas), famoso ballerino e insegnante di ballo da sala, decide (dopo aver assistito ad un reato) di iniziare un corso di ballo da sala per i ragazzi con più problematiche.

Gli studenti sono inizialmente molto scettici nei confronti di Dulaine, specialmente quando apprendono che l'uomo intende insegnare loro a ballare; gradualmente però, vengono contagiati dall'entusiasmo e dall'impegno di Pierre e si spingono addirittura oltre ogni aspettativa, mescolando lo stile classico di Dulaine con le più moderne tendenze hip-hop, riuscendo a creare un genere molto energizzante e particolarissimo. 




Dulaine diventa una sorta di guida per questi ragazzi che spesso non hanno avuto grandi esempi a cui ispirarsi nella loro vita, e li incoraggia a prendere parte a una prestigiosa gara da ballo di New York, per mostrare a tutti e soprattutto a se stessi quel che hanno appreso. 
Dal canto loro gli studenti impartiranno a Dulaine preziose lezioni morali in cui emergono valori importanti quali l'orgoglio, il rispetto e l'onore.




Commento:

Una delle storie più originali che io abbia mai visto. Come si suol dire, a volte la realtà supera la fantasia.
Sapere che esistono persone come Pierre Dulaine che aiutano i meno fortunati e coloro che hanno perso le speranze ti fa riguadagnare fiducia nell'umanità.

Ci sono un paio di storie su cui il film si sofferma, in particolare quella di Larhette (Yaya Dacosta) Rock (Rob Brown). Questi due ragazzi si odiano, e anche per dei buoni motivi, ma grazie a Dulaine finiranno per andare d'accordo e trovare l'ammmmore.





La storia che ho preferito è stata quella di Sasha (Jenna Dewan), che tra due ragazzi, sceglie la danza, e non dico altro.




Tra le  tante altre vicende, scelgo di parlare di Pierre Dulaine e della sua campagna "educativa" la sua galanteria e le sue maniere da galanuomo che tenta di trasmettere ai ragazzi, insieme ad un po' di buon senso e di .... rispetto relativo della legge




Pierre però, non solo insegna, ma a sua vota impara dai ragazzi, dall'hip-hop al carpe diem, fino al coraggio.



Molti di voi lo conosceranno, ma per chi non l'avesse mai sentito ecco qui il trailer ;D



Inutile parlare dell'odio che provo per la traduzioni del titolo in italiano, Take the lead letteralmente significa "prendere il comando" nel linguaggio del ballo da sala significa guidare il parthner, ma può anche avere un doppio senso sottinteso: i ragazzi infatti "prendono il comando" della propria vita.

Shawy <3


martedì 18 agosto 2015

Recensione film: "Tutte contro lui"

 


Titolo originaleThe Other Woman
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti D'America
Anno: 2014
Genere: Commedia 
Durata: 109 min
Regia: Nick Cassavetes













Recensione:


Carly è un avvocato di successo che conosce e inizia una relazione con Mark King. 
Parchi, terrazze, ristoranti, salotti, non c'è un luogo di New York in cui Carly e Mark non si siano incontrati e consumati con gli occhi. 




Poi un giorno Marc annulla con una scusa la cena col padre di Carly
 e i due iniziano a litigare. 
 Dopo il litigio tra i due, Carly decide di farsi perdonare andando a casa di Mark per fargli una sorpresa. Quello che però lei non si aspetta è che alla porta sarà accolta dalla moglie di Mark, Kate.



Abbattute dalla scoperta e dalle promesse tradite dall'uomo che diceva di amarle, le donne reagiscono confidandosi le rispettive pene e affogandole nell'alcol. 
Nel frattempo, Carly si è finta l'arredatrice di Kate, per non farsi scoprire dal fratello di quest'ultima, Phil, per il quale esprime da subito una certa attrazione fisica.
 Mark torna a casa da Kate, stanno per passare una notte d'amore ma mentre Kate si prepara, a Mark squilla il telefono e si allontana dalla stanza. 

Kate ascolta la telefonata e l'interlocutore del marito si rivela essere una donna con cui quest'ultimo ha un'evidente relazione, che Kate scambia subito per Carly.
 Dopo aver rivelato al fratello il tradimento di Mark, Kate si incontra con Carly, pronta a rinfacciarle quanto sentito la sera prima, ma tra una cosa e l'altra, le due donne capiscono che Mark ha una seconda amante.
Sorpreso con una terza donna, Carly, Kate e Amber, la nuova arrivata, decidono di vendicarsi, progettando un piano praticamente perfetto.





.Le tre progettano di rovinare Mark, mettendo in atto tre piani diversi: Kate aggiunge al frullato del marito degli ormoni femminili in dosi per transgender, sostituisce il contenuto di un flacone di shampoo con della crema depilatoria e sporca il suo spazzolino.
 Carly, fingendo di riconciliarsi con lui, aggiunge dei potenti lassativi alla bevanda di Mark, mentre Amber gli propone un menàge a trois il cui terzo partecipante è un travestito.
 Le tre donne, dopo la messa in atto dei piani, si riuniscono per discuterne, e si rendono conto che forse l'uomo sospetta qualcosa.
Nel frattempo Carly e Amber, grazie al padre della prima, hanno capito che Mark deruba e truffa le aziende per cui lavora. 





Carly si rende conto che Mark ha fatto firmare a Kate con l'inganno i documenti per incastrare lei nel caso venisse scoperto, e decide di partire con la donna e con Amber per le Bahamas, dove l'uomo si trova per lavoro. 
Kate restituisce tutti i soldi alla banca e le tre scoprono che Mark ha una terza amante.




 Nel frattempo, SPOILER  Amber rivela di aver iniziato una relazione con un altro uomo, 
ovvero Frank, il padre di Carly. 
Le tre donne ripartono.
 Alcuni giorni dopo, Mark fa visita allo studio di Carly per vederla e si ritrova davanti le tre ragazze, che gli rivelano di aver già preparato le carte per il divorzio per Kate e di aver chiuso i suoi conti in banca. 




Sopraggiunge anche il capo di Mark, Nick, che lo licenzia.
 Mark da' fuori di matto e si allontana dallo studio.
Questa sarà la fine del film, oppure c'è altro?...lo lascio scoprire a voi :)


Commento e curiosità:

Anche se è stato molto criticato, per il fatto di aver ricreato male la famosissima e sempre presente "guerra tra i sessi", questa commedia a me è piaciuta particolarmente!
Per una volta le donne tradite prendono in mano la situazione e la fanno pagare all'uomo!
Donne 1 uomo 0.
Questo film sembra dire: "Vedi che succede a metterti contro di noi? 
Vedi che succede a farci perdere la pazienza?" e forse proprio per questo non ha deluso affatto le mie aspettative.
Bello, divertente, e con tre attrici estremamente sexy e brave!
Vedetelo, e fatemi sapere se vi è piaciuto...intanto vi lascio il video dal trailer, buona visione :)



Fede <3

martedì 11 agosto 2015

Recensione libro: Colpa delle stelle





Scheda libro:

Autore: John Green
Genere: Romanzo, romantico
Titolo originale: The fault in our stars
Casa editrice: Penguin Books
Anno: 2012
Casa editrice It.: Rizzoli
Anno It.: 2013
Lingua Originale: Inglese





Recensione:

Hazel Grace Lancaster è una sedicenne affetta da cancro, obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. Quest'ultimi infatti, credono che Hazel sia depressa: legge il solito libro ossessivamente e pensa spesso alla morte. 


"Whenever you read a cancer booklet or website or whatever, they always list depression among the side effects of cancer. But, in fact, depression is not a side effect of cancer. Depression is a side effect of dying."
- Hazel Grace


Nel gruppo Hazel incontra Isaac (che ha un cancro agli occhi), l'unico che sia un po' interessante e, grazie a lui, conosce Augustus Waters.

Il diciassettenne Augustus Waters, soprannominato "Gus", ex giocatore di basket, ha una gamba amputata a causa di un tumore alle ossa ormai sconfitto.
Gus racconta la sua paura dell'oblio, di come è terrorizzato dall'idea, non della morte fisica, ma di quella ideologica, del non essere ricordato e sparire per sempre e Hazel lo colpisce con la sua risposta.





Hazel mostra a Gus il libro da cui è ossessionata "An imperial affliction", che è estremamente realista sul cancro e sui suoi effetti sulla vita. Il libro porterà i due ragazzi ancora più vicini e...


Commento:

Questo NON è un libro sul cancro.
Si, la protagonista è affetta da cancro;
Si, il libro è molto triste;
Ma NON parla di cancro.

Bene, dopo aver chiarito questo punto andiamo avanti.
Questa storia commovente è il libro più conosciuto di John Green, questo pazzo qui sotto:



Quest'uomo (che a volte vorresti baciare, e altre picchiare) è diventato un fenomeno grazie ai suoi libri commoventi.

"The fault in our stars" ha, molto probabilmente, preso ispirazione da una fase molto importante della vita di Green.
Lasciati suoi studi universitari, John va a lavorare come clown per bambini con malattie terminali e qui rimane impressionato dall'innocente forza che queste creature emettono.
La sua capacità di coinvolgere è dovuta anche ai molti anni passati a recensire libri per un giornale a Chicago.





Tornando a "The fault in our stars" bisogna notare la grande maestria con cui Green cita il mondo dell'antica Roma.
Il primo esempio è il titolo stesso.

Nell'opera "Julius Caesar" di Shakespeare, infatti, Cassio dice a Bruto:"La colpa, caro Bruto, non è nelle stelle, ma in noi stessi".
Questo elemento è preso in maniera opposta da Green, visto che tutto ciò che accade ai due protagonisti non è colpa loro, ma del "fato", appunto delle "stelle".



Un altro elemento Romano (ce ne sono tanti altri ma questo è il mio preferito) è la paura dell'oblio di Augustus (AhemOttavianoAugustoAhem), evidente connessione ad Orazio e al suo "capolavoro più duraturo del bronzo".
Orazio sosteneva che la poesia era l'unico modo per essere immortali, e allo stesso modo Gus vuole fare qualcosa di importante per non essere dimenticato, poiché sostiene che l'unico modo per morire davvero è essere dimenticati.




Avrei potuto parlare dell'incredibile "Plot Twist" Shakespiriano, della storia di Van Houten, delle meravigliose riflessioni di Hazel, o di quanto si piange e si ride, ma questo potete farlo leggendo questo libro meraviglioso (se ci riuscite, in lingua originale), perché ne vale davvero la pena.... <3




Shawy <3

venerdì 7 agosto 2015

Recensione libro: "Le notti bianche" di F. Dostoevskij






Autore: Fëdor Dostoevskij
Prima edizione: 1848
Genere: Romanzo sentimentale
Lingua originale: Russo
Ambientazione: Russia
Titolo originale: Белые ночи


Recensione:

Le notti bianche è un romanzo breve giovanile di Fëdor Dostoevskij, pubblicato per la prima volta nel 1848. L'opera prende il nome dal periodo dell'anno noto col nome di notti bianche, in cui nella Russia del nord, inclusa la zona di San Pietroburgo, il sole tramonta dopo le 22.


Il romanzo inizia così:










5 frasi che subito ti fanno venir voglia di continuare a leggere per sapere come va a finire...
Il romanzo narra di un sognatore, isolato dalla realtà e da qualsiasi rapporto di amicizia, 
durante una sua passeggiata notturna incontra, sul lungofiume, una ragazza che risveglia in lui il sentimento dell'amore. 


Lei si chiama Nasten'ka, è una diciassettenne e viene subito colpita dal carattere timido e impacciato di lui, tanto che si ri-incontrano la notte dopo. 
Il romanzo si svolge in quattro notti, durante le quali i due si aprono l'uno all'altra, il protagonista rivela tutto il suo distacco dalla realtà, e il suo mondo di fantasie, tetro e illusorio, mentre lei si sfoga sulla sua vita privata.







Lei racconta, al nostro protagonista che vive sotto il controllo di una vecchia nonna cieca, che arriva persino ad appuntare il proprio vestito a quello della ragazza con uno spillo per non farla scappare, e che sta aspettando, da un anno ormai, il suo amore perduto,un inquilino della nonna che, dopo la sua rivelazione d'amore, le aveva chiesto un anno di attesa (data la povertà di lui) senza però prometterle nulla. 

Passato l'anno, Nasten'ka invia una lettera al coinquilino e fissa un incontro per la notte, 
SPOILER che non avverrà.SPOILER


Quindi, decide di dimenticarlo, seppur con scarsi risultati, e anche in lei pare esser nato lo stesso sentimento che prova il protagonista sognatore.


SPOILER Tutto finisce quando l'inquilino della nonna, che non l'aveva dimenticata, giunge all'appuntamento la quarta notte ricomparendo nella vita della ragazza. SPOILER


Allora il protagonista capisce che è tutto inutile e riscivola nella sua tana, nella solitudine dei sogni.







Commento e curiosità:


E' il primo romanzo di Dostoevskij che ho letto e l'ho trovato bellissimo.
Mi sono innamorata di questo autore. 

I personaggi principali di questo breve racconto sono due: Nasten'ka e l'anonimo.


Del giovane vengono messi in evidenza soprattutto gli aspetti psicologici una persona timida, premurosa, che non ha mai conosciuto una donna.

La ragazza, invece, è una persona semplice.  Vive con la nonna sin da piccola in quanto orfana di entrambi i genitori. 

Naten'ka ed il giovane hanno in comune il fatto di essere dei sognatori. Proprio quando tutto sembra volgere al lieto fine, l’inquilino della nonna riappare. 

La realtà torna ad essere sogno. Dopo quattro notti, il mattino è arrivato. Dostoevskij conclude questo romanzo breve riconciliando l’inestricabile contraddizione tra sogno e realtà. 


E’ una vicenda molto densa, nonostante la brevità.
Sembra quasi di viverla.

E’ un racconto che va vissuto, anzi è vissuto dall’ inizio alla fine, che ci lascia spiazzati. 


Fede <3

lunedì 3 agosto 2015

Recensione libro: "il posto che cercavo di Nicholas Sparks



Titolo originale: True Believer
Autore: Nicholas Sparks
Prima edizione: 2005
Genere: Romanzo, Sentimentale
Lingua originale: Inglese


Recensione:


Geremy Marsh famoso giornalista del "Scientific American" parte in missione da New York per condurre un'inchiesta sui fenomeni paranormali che si verificano a Boone Creek 
(alla ricerca delle inspiegabili luci che baluginano nei pressi di un cimitero
 e che una lettera giunta in redazione descrive)
tranquilla cittadina del North Carolina. 



"Frodi, errori in buonafede e coincidenze erano le spiegazioni più plausibili dei fenomeni cosiddetti paranormali, e fino a quel momento tutte le indagini di Jeremi a proposito di tali eventi si erano concluse con esiti di quel tipo"



È lì che incontra Lexie Darnell, la libraia del paese.
Spinto dalle sue ricerche in biblioteca, il cinico e affascinante newyorkese rimane colpito dalla bella Lexie, ma tra loro si ergono delle barriere che sembrano insuperabili. 
Finché la collaborazione forzata non fa affiorare le ferite e i segreti di un doloroso passato che ha segnato entrambi. 
Lei orfana di entrambi i genitori, è cresciuta allevata dai nonni materni.
 Per Jeremy è un colpo di fulmine. 
Dopo la fine de suo matrimonio con Maria, durato appena due anni, è la prima volta che sente battere forte il cuore semplicemente guardando una donna negli occhi.
 Scorge in quegli occhi violetti la stessa palpitante emozione, ma ha solo una settimana di tempo per investigare sugli strani fatti che accadono a Boone Creek.
 Solo una settimana per vincere le paure che Lexie gli confida riguardo a suoi rapporti con gli uomini, dopo una grande passione finita male. 
Sarà per questa ragione che all'improvviso sparisce senza lasciare tracce? In sua assenza Jeremy è assalito dai dubbi.
 Sospetta di essere stato preso in giro e non solo per quel che riguarda i suoi sentimenti: Lexie infatti sembra avergli taciuto importanti informazioni riguardanti la sua indagine...



"[...] Non vedo quale sia il problema, disse lei...
Il problema è che ho perso un sacco di tempo. 
Questo diario conteneva la risposta fin dal principio.
 E tu hai retto questa piccola farsa per tutto il tempo!, obbiettò lui..."



 È questa dunque la fine della loro storia d'amore appena nata? 
O forse Lexie ha avuto un motivo ben preciso che l'ha spinta a mettere a tacere questi segreti?...



Commento e curiosità:




Lettura molto scorrevole, un romando bello e commuovente come solo Nicholas poteva scrivere; All'interno di questo romanzo, sono presenti così tanti colpi di scena, 
che non sai mai cosa aspettarti.
 Un altro colpo di scena è proprio il fatto che, questo libro non è stato preso come spunto per la creazione di un film, 
come la maggior parte dei romanzi di Nicholas Sparks.
Quando Geremy Marsh si presenta alla porta di Lexie, 
lei vede una speranza per far rifiorire la vecchia e tranquilla cittadina di Boone Creek, così...mentre lui si innamora di lei...Lexie si innamora del suo potere e della sua influenza ne l mondo della televisione.
Ma ad un certo punto le cose cambiano...
e anche Lexie inizia a provare qualcosa...ma ormai è troppo tardi...
Geremy scopre l'inganno delle luci al cimitero e in lui tutti i dubbi iniziano a rifiorire nella sua mente...era stato imbrogliato dalla donna che ama.
Come andrà a finire?? Geremy perdonerà Lexie o sarà la fine della loro storia d'amore?
Questo lo lascio scoprire a voi :)
Buona lettura.



sabato 1 agosto 2015

Recensione: "Sai tenere un segreto?" di Sophie Kinsella




Scheda Libro:

Autore: Sophie Kinsella
Genere: Chick lit
Casa Editrice: Dial Press Trade Paperback
Anno di pubblicazione (UK): 2005
Casa editrice It.: Mondadori
Anno di pubblicazione It.: 2003
Titolo Originale: Can you keep a secret?


Recensione:

Sophie Kinsella è una scrittrice best-seller specializzata nel genere Chick lit.
Quest'ultimo è un genere di romanzo indirizzato prevalentemente a giovani donne single e in carriera (Chick significa ragazza in gergo statunitense, mentre "lit" è un'abbreviazione di Licterature).




L'autrice è conosciuta soprattutto per il successo mondiale "I love Shopping" da cui è stato tratto l'omonimo film.



"Sai tenere un segreto" ha come protagonista Emma Corrigan, una giovane donna la cui vita è un disastro su tutti i fronti, tranne che per una cosa: il suo fidanzato Connor.
Durante un volo in aereo Emma, spaventata dalle turbolenze, racconta tutti i suoi segreti ad un perfetto sconosciuto....che si rivelerà essere il grande capo dell'azienda in cui lavora.

Questo porterà ad un susseguirsi di eventi che cambieranno la vita della ragazza...
Strano vero? non succede mai...



Beh la particolarità di questo romanzo sta nello studio delle interazioni umane, in base a ciò che si conosce dell'altro. Il tutto visto dagli occhi di una distratta giovane donna.


Commento:

Non ho letto molti libri di Sophie Kinsella, ma ho visto il film "I love Shopping", e bisogna dire che le protagoniste sono quasi uguali.
Giovani, intelligenti ma distratte, belle ma non troppo, incasinate... e naturalmente tutto ciò che serve a risolvere i loro problemi è un uomo.



Non si può giudicare un autore da soli due lavori, può darsi che io abbia preso proprio quelli più simili.
Ma sembra quasi che miss Kinsella ci voglia dire: "non importa quanti problemi hai, un bell'uomo ricco e affascinante può risolvere tutto".
Punto 1. è estremamente maschilista
Punto 2. un uomo non è l'unica chiave della felicità
Punto 3. i soldi non risolvono tutti i problemi

Ma a quanto pare non è così per la nostra autrice, che crea dei personaggi "femministi" per poi ridicolizzarli, descrivendoli come esagerati e sciocchi.



Il libro in se non è male, la storia sarebbe molto carina se non avessi trovato questo sottotono maschilista.
In effetti lo consiglierei più ad un pubblico maschile: la scrittrice ha la capacità di farti entrare nella testa della sua protagonista, cosa che molti uomini troverebbero d'aiuto.





Shawy 

giovedì 30 luglio 2015

Recensione: The caster Chronicles, Beautiful Creatures




Scheda Libro:

Autore: Kami Garcia e Margareth Stohl
Genere: Romanzo dark fantasy
Casa editrice: Penguin Books
Anno di pubblicazione: 2009
Casa editrice italiana: Mondadori
Anno di pubblicazione in Italia: 2010


Recensione:

The Caster Chronicles è una quadrilogia fantasy composta da Beautiful Creatures (la sedicesima luna), Beautiful Darkness (la diciassettesima luna), Beautiful Chaos (la diciottesima luna) e Beautiful Redemption (la diciannovesima luna).

"La scelta giusta e la scelta facile non sono mai la stessa cosa Ethan Wate"

- Lila Evers Wate

La storia narra di Ethan Lawson Wate un normalissimo e comunissimo ragazzo che vive a Gaitlin, una normalissima e noiosissima città del Carolina.
Lila Evers, la madre del ragazzo, è morta da appena un anno e il padre è caduto in depressione, l'unica rimasta a prendersi cura di Ethan è Amma (Amarie Treadeau).

La noiosissima vita di Ethan (e del suo amico Link) cambia completamente quando a Gaitlin si trasferisce la bellissima e misteriosa Lena Duchannes (si legge Diuchein), nipote dell'inquietante Macon Ravenwood.



Ethan si trova a riscoprire Gaitlin e i suoi abitanti, da Amma, alle tre meravigliose nonnine soprannominate "the sisters", fino al postino impiccione.

Eh si perché Lena e la sua bizzarra famiglia non sono umani ma Casters (credo che in italiano sia traducibile come Maghi),

Il mondo dei Casters è molto ampio e vario ma si può dividere in due sezioni principali: Luce e Oscurità.
I primi sono riconoscibili dagli occhi verdi, mentre i secondi dagli occhi gialli.




Ma anche nel mondo dei Casters la famiglia di Lena è molto particolare (STRAAANO).
Infatti ogni membro della famiglia, nella sua sedicesima luna, viene reclamato dalla Luce o dall''Oscurità, senza possibilità di scelta.



Lena sta per compiere sedici anni ed è terrorizzata dalla possibilità di essere reclamata dall'Oscurità, visto che possiede il tipo di magia più potente (ANCORA PIU' STRAAANO) per i Caster.


Commento:

Bene, iniziamo col dire che sono di parte quando si tratta di fantasy; non importa quanto scontati, copiati dal signore degli anelli, o con protagonisti che sopravvivono solo perché sono prescelti, siano.
 Ci sarà sempre qualcosa che mi porterà a dire "che carinooo".... dopo averlo distrutto strutturalmente, naturalmente.

Beautiful Creatures però non fa parte di questa categoria.

Tanto per iniziare, per una volta hanno azzeccato il titolo tradotto in italiano, anche se, naturalmente sarebbe stato meglio mantenere l'originale.




Prima le autrici ci fanno entrare in una caratteristica e stereotipata cittadina del sud degli Stati Uniti, ancora attaccata alla guerra d'Indipendenza, con fiere e gruppi di Belle.
Il tutto guardato da punto di vista del giovane Ethan che vuole scappare al più presto, perché LUI E' DIVERSO.





Poi però entra in scena il mio personaggio preferito: la cazzutissima Amma, che ti fa venir voglia di leggere il libro, solo per vedere chi spaventerà.
Non importa chi tu sia; lei é Amarie Treadeau, e farai tutto quello che dice questa piccola grande donna.

E' difficile spiegare quanto io abbia amato questo personaggio, quanto sia stato studiato e caratterizzato minuziosamente....ma ve lo lascio scoprire nel libro




Una volta apparsa Lena tu sei lì ad aspettare la smielatissima romanticità
(che c'è, e anche in quantità stratosferica) ma poi la ragazza finisce per smontare Ethan sotto ogni aspetto.
Ethan nota infatti che lui è, in realtà, uguale a tutti gli altri abitanti di Gaitlin, e si accorge cosa significa essere diverso solo quando si affianca a Lena.



Un'altro personaggio che ti lascia più o meno così:




è Ridley, la bad-girl cugina di Lena che porta guai e danni ovunque.

Potrei stare qui a spiegarvi quanto sia caratteristico questo libro, o quanto siano meravigliose le citazioni letterarie o le particolarità dei personaggi... ma vi consiglio fortemente di correre in libreria e scoprirlo da soli. :-)


"Humans... are such beautiful creatures" 

- Macon Ravenwood





Shawy