Recensione:
Autore: Alessandro Baricco
Prima edizione originale: 1996
Genere: Romanzo
Sottogenere: Romantico, Avventura
Lingua originale: Italiano
Questo libro parla della vita di un uomo Hervé Joncour, negoziante francese di bachi da seta, che, per colpa di un’epidemia che ha colpito i bachi da seta di tutti i paesi europei e africani, è costretto a recarsi in Giappone per comprarne le uova.
In questo paese, per lui nuovo e irreale, è accolto al palazzo reale di Hara Kei, un uomo enigmatico, che è sempre in compagnia di una giovane ragazza.
“I suoi occhi – come descrive Baricco - non avevano un taglio orientale, il suo volto era il volto di una ragazzina”.
Tra i due nasce un'intensa attrazione, costituita da una triste, segreta e imponente danza di sguardi.
Nonostante il suo ritorno a casa, dove l'aspetta la moglie Hélène, non riesce a dimenticare quella ragazza che con il suo volto, il suo sguardo, e il mistero che in esso è avvolto, lo ha stregato.
Passa il tempo, e, dopo un anno, Hervé riparte per il Giappone motivato
(oltre che dagli interessi commerciali) soprattutto SPOILER da un piccolo biglietto datogli in segreto dalla giovane l'anno prima e che l'uomo una volta giunto a casa era riuscito a far tradurre.
Compie altri viaggi, animati dalla speranza di incrociare, anche solo per un momento, lo sguardo profondo della ragazza.
Nell’ultimo di questa serie di viaggi trova un paese distrutto dalla guerra civile.
Dopo molte peripezie riesce a trovare la carovana di Hara Kei,
che è riuscita a sfuggire alla distruzione.
Qui Hervé non solo non riesce a rivedere la bella ragazza "dal viso da ragazzina" ma viene sollecitato da Hara Kei a non far più ritorno in quel luogo.
Così Hervé torna in Francia e lì dopo poco tempo gli viene recapitata una lettera interamente composta da ideogrammi giapponesi.
È quindi facile, per Hervé, assumere che il mittente sia proprio la bellissima e misteriosa ragazza.
SPOILER Scopre, infatti, che, in quella lettera, la giovane confessa l'amore che non ha mai potuto esprimere a parole, ma finisce con un addio che appare inderogabile.
È ormai chiaro a Hervé che la strada verso il Giappone sia più densa di ostacoli ora rispetto a quando la guerra aveva raggiunto il suo apice.
A questo punto Hervé decide di continuare a condurre la sua vita di tutti i giorni
(una vita comunque felice), lasciandosi alle spalle le memorie del lontano Giappone.
Nonostante ciò, Hervé non è più quello di prima, spesso appare malinconico; del resto, quei viaggi sono stati un'esperienza che lo hanno segnato profondamente.
SPOILER Dopo diverso tempo, tuttavia, la moglie si ammala e muore.
SPOILER Solo allora Hervé intuisce una sconcertante verità:
la lettera d'amore era l'opera fittizia della stessa Hélène.
La moglie dell'uomo che sempre appare nel racconto come una passiva e inconsapevole figura di sfondo si riscopre essere ora un personaggio vitale che ha sempre vissuto nel sottostato dell'intera vicenda, non solo agendo, ma amando e soffrendo.
Ora che Hervé ha finalmente compreso il significato della parola Amore grazie ad Hélène,
il Giappone non è più tacita e solitaria malinconia ma diviene il suono di racconti da condividere.
Commento e curiosità:
Questo romanzo è limpido e leggero come la seta: il titolo infatti allude sia al motore della vicenda, che alla trasparenza del racconto stesso. La narrazione è lineare e semplice, sembra nascere quasi dal nulla e dal nulla si sviluppa.
“Seta” è sfuggente ed elusivo, quasi immaginario come un racconto di fiaba, nonostante i frequenti riferimenti storici.
Il romanzo è breve ed efficace, essenziale: del viaggio di Hervé vengono solo riportate alcune immagini in rapida successione, come un gabbiano che sfiora la superficie dell’acqua, senza mai tuffarsi. Sono le sensazioni a delineare i luoghi.
La sua essenzialità è uno stupevole manifesto di leggerezza e delicatezza letteraria: le parole sembrano soffiare candidamente petali di dente di leone.
Leggere un libro di Baricco non è facile…non voglio asserire che i libri di Baricco non sono per tutti, ma non tutti sono fatti per leggere un grande scrittore come Baricco…
Fede <3
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