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lunedì 3 agosto 2015

Recensione: La Principessa Mononoke



Scheda del film:

Titolo originale: もののけ姫 (Mononoke-hime)
Paese di produzione: Giappone
Casa di produzione: Studio Gilbi
Anno di uscita: 1997
Anno di uscita it.: 2000
Regia: Hayao Miyazaki
Genere: Animazione, fantastico, sentimentale
Durata: 137 minuti
Lingua Originale: Giapponese

Recensione:

La vicenda ha inizio in un villaggio segreto, quando un gigantesco demone/cinghiale maledetto ne attacca gli abitanti.
Il principe Ashitaka uccide il cinghiale, ma viene infettato dalla maledizione, quindi lascia il villaggio per non portarvi ulteriori mali.



Si dirige a ovest alla ricerca del dio della foresta (che potrebbe eliminare la maledizione).
Durante il suo viaggio si imbatte nella "Città di Ferro" o Tatabara governata da Lady Eboshi.
La donna governa la città in modo esemplare, dando una casa e del cibo non solo a suoi lavoratori ma anche agli ammalati e agli esclusi.



Eboshi ha bisogno di distruggere la foresta per poter creare miniere di ferro, ma viene contrastata dagli spiriti e dei/animali.
In particolare è preoccupata per San, una ragazza cresciuta dalla dea/lupa Moro, che nella città è conosciuta come principessa Mononoke (spirito vendicativo).




Una storia mai ovvia o scontata e piena di colpi di scena, adatta ad ogni tipo di pubblico.


Commento:

Non c'è bisogno che sprechi tempo a dire quanto siano perfetti i disegni e le animazioni: lo si vede fin da subito.
Più che altro vorrei parlare degli innumerevoli messaggi contenuti in questo film d'animazione.




Per prima cosa possiamo notare che in entrambi i fronti ci sono dei lati positivi: la città di ferro distrugge la foresta e gli dei/animali, ma protegge gli abitanti e i malati.
In particolare Eboshi fa qualcosa di "stranissimo" per la società rappresentata nel film, pone tutti sullo stesso piano: uomini e donne lavorano e combattono a pari merito




D'altro canto la foresta non è un luogo di pace e serenità, visto che gli dei/animali lottano tra loro e vengono corrotti dal male.

Un altro tema molto importante è quello dell'inquinamento: La principessa Mononoke è stato creato, in primo luogo, proprio per aprire gli occhi delle persone, e in particolare sensibilizzare i più piccoli.



Fin da subito, infatti, si nota che il demone è richiamato dallo sterminio della natura che fa impazzire gli animali e che, in fine, si riversa sull'uomo.




E l'unica cosa che può salvare questo mondo è l'equilibrio tra uomo e natura, forse simboleggiato dalla rappacificazione tra Eboshi e Mononoke.


Ecco qui il trailer di questa storia meravigliosa:



Shawy <3

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