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domenica 2 agosto 2015

Speciale: L'invenzione del telefono


Oggi è l'anniversario della morte di Alexander Graham Bell, ma ho pensato che invece della solita solfa sulla vita sarebbe stato giusto parlare del dibattito su chi avesse realmente inventato il telefono.


Bell


L'invenzione del telefono ha sicuramente rivoluzionato il modo di comunicare di ognuno di noi. Oggi sarebbe impossibile pensare a un mondo senza telefono, un apparecchio che, in pochi secondi, mette in contatto milioni di persone in ogni parte del mondo.

Ma chi c'è dietro questa grande invenzione? La storia è alquanto controversa e densa diequivoci che si perdono nel tempo. Dal 1876, anno in cui venne presentato il brevetto, fino al 2002, si è a lungo dibattuto sulla sua paternità. Chi la riteva un' invenzione dell'americano Alexander Graham Bell, chi invece dell'italiano Antonio Meucci.

Meucci


Finalmente l’11 giugno del 2002, il Congresso degli Stati Uniti d’America ha ufficialmente attribuito l’invenzione del telefono a quest'ultimo.

È bene sottolinearlo in quanto per oltre un secolo l’invenzione di questo apparecchio è stata attribuita, erroneamente, a Bell che nel 1876 presentò il brevetto del telefono.





In realtà, già nel 1854 Meucci realizzò il primo prototipo di telefono da lui chiamato telettrofono e che utilizzò all’interno della sua abitazione cubana per poter comunicare con la moglie costretta a letto da una malattia. Purtroppo, brevettare l’invenzione aveva costi elevati che Meucci non poteva sostenere a causa delle precarie condizioni finanziarie in cui versava.

Solo nel 1871, trasferitosi a New York dove aveva aperto una fabbrica di candele, l’inventore italiano riuscì a trovare i soldi necessari per ottenere un brevetto provvisorio (denominato caveat) per il suo telettrofono che, tuttavia, necessitava di un rinnovo annuale del costo di 10 dollari. Purtroppo, Meucci riuscì a sostenere le spese del rinnovo solo fino al 1873.





Tre anni dopo, precisamente il 7 marzo 1876, l’americano Alexander Graham Bell inventore e professore all’Università di Boston, venuto probabilmente in possesso dei disegni di Meucci, presentò e depositò ilbrevetto di un apparecchio del tutto identico al telettrofono e a cui Bell dette il nome di telefono.

Meucci non riuscì a sostenere finanziariamente la causa intentata nei confronti di Bell ricordato così, per oltre un secolo, come il padre del telefono soprattutto negli Stati Uniti. Per anni si è dibattuto sulla paternità dell’invenzione ma solo nel 2002, proprio gli Stati Uniti, hanno decretato che questa fosse da attribuirsi all’italiano Antonio Meucci.




Shawy


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