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domenica 16 agosto 2015

Recensione: Il castello errante d Howl



Scheda film:

Titolo originale: ハウルの動く城 (Hauru no ugoku shiro)
Regia: Hayao Miyazaki
Paese di Produzione: Giappone
Casa di produzione: Studio Ghibli
Anno: 2004
Genere: Animazione, fantastico, sentimentale, avventura
Durata: 119 min.
Lingua originale: Giapponese









Recensione:

La sceneggiatura del film è adattata dal romanzo omonimo del 1986 di Diana Wynne Jones, pubblicato in Italia nel 2013 da Kappalab.

Il film presenta molte delle caratteristiche tipiche delle opere di Miyazaki: ha come protagonista una ragazza, ha un'ambientazione che ricorda nei vestiti e nell'architettura l'Europa degli inizi del Novecento, ma in un mondo in cui è presente la magia.

Gli avvenimenti si svolgono in una nazione fantastica che ricorda l'Alsazia degli anni precedenti alla prima guerra mondiale. Molti edifici delle città sono identici a quelli della città alsaziana di Colmar, che Miyazaki ha riconosciuto come fonte di ispirazione per l'ambientazione del film.



L'ambientazione che riecheggia la Vienna imperiale dell'800, nonché le automobili e le macchine da guerra volanti che vi si vedono, tutte mosse dalla forza del vapore, caratterizzano l'opera come appartenente al filone steampunk.

Il film è stato presentato in concorso alla 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ed è uscito nelle sale italiane il 9 settembre 2005; fra le altre cose, con questo film il maestro ha ottenuto il Leone d'oro alla carriera, risultando l'unico produttore di film d'animazione a conquistare sia l'Oscar che il Leone d'Oro.




La Storia parla di Sophie, una ragazza semplice, che a 18 anni gestisce la cappelleria del padre defunto.
La sua strada incrocerà quella di un affascinante mago, che sta scappando da alcuni mostri.
La strega delle Lande (capo dei mostri) maledice Sophie, e la fa diventare una vecchia raggrinzita.




Sophie decide di trovare un mago o una strega che possano aiutarla, così si dirige nelle Lande e trova il castello di Howl.
Non è spaventa poiché il temibile mago non ruberebbe mai il cuore ad una vecchia signora, così entra nel castello e scopre che il fantomatico Howl, non è altro che l'affascinante mago incontrato giorni prima.

Da questo momento per Sophie e Howl inizierà un'incredibile avventura, che cambierà entrambi.




Commento:

Questo è un film animato pieno di doppiezze, Howl fugge e combatte la guerra, Sophie mantiene la freschezza di una giovane nel corpo di una vecchietta, Calsifer (un demone potentissimo) ha bisogno di legna per sopravvivere.
Il film ci mostra, insomma, che la vita è grigia, e non divisa in bianco e nero, buono e cattivo.




La storia è meravigliosa e il cambiamento dia di Howl che di Sophie è incredibile.
Ad esempio Howl perderà Calsifer e quindi la sua più grande fonte di potere, Sophie tornerà giovane, ma la maledizione le lascia un segno in ogni caso.


Ecco qui un assaggio di questa storia avvincente:






Shawy <3

lunedì 3 agosto 2015

Recensione: La Principessa Mononoke



Scheda del film:

Titolo originale: もののけ姫 (Mononoke-hime)
Paese di produzione: Giappone
Casa di produzione: Studio Gilbi
Anno di uscita: 1997
Anno di uscita it.: 2000
Regia: Hayao Miyazaki
Genere: Animazione, fantastico, sentimentale
Durata: 137 minuti
Lingua Originale: Giapponese

Recensione:

La vicenda ha inizio in un villaggio segreto, quando un gigantesco demone/cinghiale maledetto ne attacca gli abitanti.
Il principe Ashitaka uccide il cinghiale, ma viene infettato dalla maledizione, quindi lascia il villaggio per non portarvi ulteriori mali.



Si dirige a ovest alla ricerca del dio della foresta (che potrebbe eliminare la maledizione).
Durante il suo viaggio si imbatte nella "Città di Ferro" o Tatabara governata da Lady Eboshi.
La donna governa la città in modo esemplare, dando una casa e del cibo non solo a suoi lavoratori ma anche agli ammalati e agli esclusi.



Eboshi ha bisogno di distruggere la foresta per poter creare miniere di ferro, ma viene contrastata dagli spiriti e dei/animali.
In particolare è preoccupata per San, una ragazza cresciuta dalla dea/lupa Moro, che nella città è conosciuta come principessa Mononoke (spirito vendicativo).




Una storia mai ovvia o scontata e piena di colpi di scena, adatta ad ogni tipo di pubblico.


Commento:

Non c'è bisogno che sprechi tempo a dire quanto siano perfetti i disegni e le animazioni: lo si vede fin da subito.
Più che altro vorrei parlare degli innumerevoli messaggi contenuti in questo film d'animazione.




Per prima cosa possiamo notare che in entrambi i fronti ci sono dei lati positivi: la città di ferro distrugge la foresta e gli dei/animali, ma protegge gli abitanti e i malati.
In particolare Eboshi fa qualcosa di "stranissimo" per la società rappresentata nel film, pone tutti sullo stesso piano: uomini e donne lavorano e combattono a pari merito




D'altro canto la foresta non è un luogo di pace e serenità, visto che gli dei/animali lottano tra loro e vengono corrotti dal male.

Un altro tema molto importante è quello dell'inquinamento: La principessa Mononoke è stato creato, in primo luogo, proprio per aprire gli occhi delle persone, e in particolare sensibilizzare i più piccoli.



Fin da subito, infatti, si nota che il demone è richiamato dallo sterminio della natura che fa impazzire gli animali e che, in fine, si riversa sull'uomo.




E l'unica cosa che può salvare questo mondo è l'equilibrio tra uomo e natura, forse simboleggiato dalla rappacificazione tra Eboshi e Mononoke.


Ecco qui il trailer di questa storia meravigliosa:



Shawy <3