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domenica 20 settembre 2015

Recensione libro: "La grammatica dell'amore"

 
 
 
 
 
Titolo originale: La Gramatica del Amor
Autore: Rocìo Carmona
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: Maggio 2012
 
 
 
Recensione:
 
 
Irene è sola in Cornovaglia.
 I genitori si sono appena separati e lei è lontana da casa. Il suo unico amore è finito e lei ha paura di non saper tornare ad amare.
 Finché un giorno scopre la ‘grammatica dell’amore’, la lettura di sette grandi romanzi senza tempo, sette capolavori che le faranno ritrovare sé stessa e la voglia di tornare a sognare. Sette letture che compongono la grammatica mdel più nobile sentimento al mondo al quale nessuno sa resistere... come a un buon romanzo.
 
 Irene ha appena conosciuto l’amore ma non è andata come sperava.
Dopo il divorzio dei suoi è stata spedita a studiare in Inghilterra, ma invece di rimettersi in sesto, la ragazza ha sofferto la sua prima grande delusione.
Quello che dovrebbe essere il sentimento più nobile al mondo, per lei è solo un miraggio, qualcosa di distante e incomprensibile.
 
Ed è grazie al suo professore di inglese che intraprenderà un viaggio fondamentale, percorrendo chilometri e chilometri di parole che ridaranno il giusto peso a ciò che sente, disegnando per lei un cammino da vivere con l’intensità di un attimo perfetto e insostituibile. Perché, come le insegna il suo professore, la letteratura è vita e amore.
 
E sarà un vero colpo di fulmine ciò che la trascinerà pagina dopo pagina.
 È attraverso la lettura di sette grandi capolavori della letteratura mondiale che la ragazza riuscirà a scrivere la propria personalissima grammatica dell’amore.
 
 Saranno le parole di Tolstoj, Austen, Márquez e Murakami, fra gli altri, ad accompagnarla in questa esperienza vitale e memorabile.



 
 
 
 
Commento e curiosità:
 
 
 
Quel che si presenta come un romanzo adolescenziale sulle pene d'amore, con protagonista la solita ragazza che arriva in una nuova scuola,
in una nuova città e ha bisogno di ambientarsi,
quindi con tutte le carte in regola per uno sviluppo prevedibile, noioso, per nulla interessante - si srotola sotto i nostri occhi in maniera del tutto inaspettata:
 l'inizio sarà sì già stato visto o letto altrove ma lo sviluppo è innovativo
e sicuramente piacevole.
 Per non dire furbamente piacevole, soprattutto per noi lettori che, quando scopriamo che protagonisti di un libro sono i libri stessi, ci emozioniamo e appassioniamo di più.
Irene è una ragazza alle prese con la prima, cocente, delusione d'amore. Come affrontarla?
Con rabbia? Disperazione? Tristezza? Rassegnazione?
Un giovane insegnante si prenderà cura di lei, mostrandole la strada per superare quel dolore: il suo rimedio consisterà nella lettura di sette romanzi.
Ognuno di essi aiuterà Irene a capire meglio l'amore in generale
 e i propri sentimenti in particolare.
 
 
 
 
 
 
 
 
Un percorso che inizia con un cuore spezzato in uno splendido Murakami di A sud del confine a ovest del sole, passa attraverso l'amore universale raccontato dalla Austen nel suo Orgoglio e pregiudizio, si sofferma sulla necessità di non reprimere i propri sentimenti con Lettera di una sconosciuta di Stefan Zweig,
 incontra e scopre i due volti dell'amore in Tolstoj,
 con Anna Karenina e Levin, sfiora I dolori del giovane Werther goethiani,
 la Jane Eyre brontiana, e infine termina con la risposta a tutte le domande racchiusa ne L'amore ai tempi del colera di Marquez.
Una risposta bella, semplice, diretta che lascio a voi il piacere di scoprire.


Fede <3

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