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mercoledì 9 settembre 2015

Recensione film: Mulan



Scheda Film:

Titolo originale: Mulan
Genere: Animazione, Avventura,
Regia: Tony Bancroft e Barry Cook
Paese di produzione: USA
Casa di produzione: Disney
Anno: 1998
Durata: 98 min.
Lingua Originale: Inglese e Mandarino


Recensione:

Mulan, una giovane ragazza in età da marito viene considerata inadatta ad essere una brava moglie e quindi una disgrazia per la propria famiglia alla quale non potrà dare onore.


Il padre non è deluso della ragazza, ma  la incoraggia a non rattristarsi, ponendo fiducia in lei e nel fatto che lo renderà orgoglioso.
Purtroppo però, il capofamiglia Fa viene chiamato per la guerra contro gli Unni, poiché non ha figli maschi.
Mulan, spaventata per la sorte del padre zoppo, ruba la sua armatura e parte per la guerra.



La nonna di Mulan, spaventata, prega gli antenati, che affidano la protezione di Mulan ad un piccolissimo drago: Mushu. Anche quest'ultimo cerca di riconquistare la fiducia degli altri spiriti e intraprende il viaggio insieme alla ragazza.




Dopo un duro addestramento militare Mulan riuscirà a farsi degli amici, che l'accompagneranno durante la battaglia contro il temibile Shan Yu.
In particolare, dopo avergli salvato la vita, Mulan guadagnerà la fiducia del generale Shang.





Purtroppo però viene ferita e il generale scopre il suo segreto, e la esilia dal suo plotone (anche se secondo la legge avrebbe dovuto ucciderla).

Mulan e Mushu stanno per tornare a casa con disonore quando si accorgono che molti uomini dell'esercito Unno sono sopravvissuti e stanno per attaccare l'imperatore quando nessuno se lo aspetta: durante l'ingresso trionfale dei militari in città.




Mulan quindi va nella capitale e tenta di convincere Shang o chiunque altro che gli Unni sono sopravvissuti, ma nessuno l'ascolta ora che è una donna, e gli Unni catturano l'imperatore.

Dopo una lotta incredibile Mulan salva l'imperatore e la Cina, e finalmente può tornare a casa con grande onore.



Qui l'imperatore dice a Shang ciò che il padre aveva detto a Mulan, solo con parole diverse:

"Il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e il più bello di tutti...
Non s'incontra una ragazza come quella tutte le dinastie."

Quando Mulan torna finalmente a casa e porta i doni dell'imperatore, il padre non si curerà degli oggetti, ma dirà alla figlia quanto è orgoglioso di lei, non perché è l'eroina che ha salvato la Cina, ma perché è Mulan.

Curiosità:

Forse non molti sanno che la storia di Mulan ha radici molto antiche nei miti dell'antica Cina.

Si narra che in seguito ai continui attacchi da parte delle tribù nomadi e degli Unni l'imperatore richiamò alle armi tutti gli uomini cinesi iscritti nell'elenco dei riservisti, tra cui Hua Hu, noto condottiero e padre di Hua Mulan. 

Nonostante la sua veneranda età e il suo debole stato di salute Hu decise di rispondere alla chiamata per onorare il nome della sua famiglia e dei suoi antenati; però sua figlia Mulan, preoccupata per la salute del padre, decise (con il consenso restio del padre) di rispondere alla chiamata al posto di Hu utilizzando il nome del suo fratello minore. 



I successivi mesi per Mulan furono difficilissimi a causa del duro addestramento militare e per paura di far scoprire la sua vera identità. Successivamente però, durante le numerose battaglie Mulan capì quanto fosse importante continuare a combattere per proteggere la propria famiglia e la propria patria.

 Dopo 12 anni di combattimenti e incredibili gesta Mulan fu nominata generale e successivamente comandante delle armate settentrionali (il tutto continuando a nascondere il fatto di essere una donna). La guerra finì proprio grazie a Mulan, che batté sul campo un famosissimo generale unno. 




Al suo ritorno ella fu colmata di onori imperiali e le fu proposto il posto di alto funzionario ma lei rifiutò per poter tornare a casa dal padre malato. La sua vera identità fu scoperta a causa delle diatribe con un comandante anziano che cercò in ogni modo di offrire a Mulan sua figlia come sposa (con continui rifiuti da parte di Mulan). 
Alla fine il generale, indispettito, raggiunse Mulan a casa e fu lì che scoprì la vera identità della ragazza. Nonostante la scoperta il generale ebbe ancor più ammirazione nei suoi confronti.




Shawy <3

sabato 11 luglio 2015

Recensione: Big Hero Six



Scheda del film:

Paese di produzione: USA
Regia: Don Hall, Chris Williams
Anno: 2014
Formato: Film d'animazione
Durata: 108 min.
Genere: Animazione, Azione, Commedia, Fantascienza
Lingua Originale: Inglese 



Recensione:

Big Hero 6 è il 54 Classico Disney e si è aggiudicato l'Oscar nel 2015.

Questo film è tratto da una serie di fumetti Marvel e infatti rappresenta la prima collaborazione tra quest'ultima e la Disney.




La vicenda narra del quattordicenne Hiro Amada, che, nella futuristica città di San Fransokio, partecipa a degli incontri clandestini tra robot.
Il ragazzo, infatti, è un genio della robotica ma non va all'università con il fratello Tadashi perché considera il posto "la scuola dei secchioni".
Tadashi però (con una scusa) gli mostra il laboratorio di ricerca e gli presenta i suoi amici e i loro studi.





GoGo: ragazza sveglia e affascinante, studia il modo per creare bici/moto sempre più veloci e...taglienti attraverso delle sospensioni magnetiche.










Wasabi: grande e grosso, è in realtà un ragazzo molto ansioso e meticoloso, studia i laser per renderli il più precisi possibile.












Honey Lemon: come si intuisce dal nome, è una ragazza dolcissima ma sprizzante di energia; in oltre è un genio della chimica e studia ogni tipo di reazione.









Fred: la mascotte del gruppo, che in realtà non è neanche uno scienziato, ma semplicemente un nerd amante dei mostri.









(Rispetto ai fumetti i personaggi sono molto diversi, in particolare Tadashi non è mai esistito.)

Finito il tour, Tadashi mostra a Hiro il suo progetto Baymax, un morbidissimo robot gonfiabile che è stato progettato per essere un medico ed aiutare le persone.




Dopo aver visto tutto ció, Hiro si convince ad entrare a far parte dell'università e prepara un progetto per la fiera delle scienze: i microbot.
I robots, che possono essere comandati da impulsi nervosi per creare tutto ciò che si immagina, e valgono a Hiro l'ingresso all'università.

Purtroppo durante la fiera un'incendio si porta via Tadashi e la felicitá di Hiro.




Un giorno peró Baymax sente il dolore di Hiro e si sveglia per "curarlo", insieme i due scoprono che un pazzo ha rubato i mocrobot di Hiro e li usa in modo malvagio.

Questo porterá il ragazzino ad affrontare divertenti e drammatiche avventure.





Commento:

I disegni sono, come sempre, meravigliosi e la grafica è spettacolare. Baymax è forse il robot più fantastico che io abbia mai visto, non più un oggetto inanimato, freddo e di metallo, ma un morbido medico e amico.




Ci sono moltissime differenze tra fumetto e film, ma, in ogni caso, il progetto è riuscito benissimo.
In oltre ho apprezzato lo stupendo rapporto tra Hiro e Baymax, che è il lascito di Tadashi.




Baymax ci mostra le stranezze del nostro comportamento chiedendo il perché di molte cose e adeguandosi a ciò che gli sembra bello.





Un film stupendo, per famiglie, bambini e adulti pazzi come noi <3








Valutazione Personale: