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mercoledì 15 luglio 2015

"Speciale": Rembrandt




Rembrandt Harmenszoon van Rijn noto solo come Rembrandt (nato a Leida il 15 luglio 1606) è stato un pittore e incisore olandese.
 La sua era una famiglia benestante nonostante il padre fosse un mugnaio e la madre la figlia di un fornaio. 
Rembrandt  non possedeva una normale visione binoculare, il suo cervello automaticamente sceglieva di utilizzare un solo occhio per l'osservazione. 
Questa particolare disabilità  potrebbe avergli fatto percepire come fossero piatte molte delle immagini che vedeva, agevolandolo poi nel trasferirle sulle tele, ed indubbiamente era a suo vantaggio.

 Nel 1629 Rembrandt fu scoperto dallo statista e poeta Constantijn Huygens, grazie a questo contatto, il principe Frederik Hendrik continuò ad acquistare dipinti di Rembrandt fino al 1646.
Entro il 1631 Rembrandt si era creato una così buona reputazione da ricevere numerosi incarichi ad Amsterdam per la realizzazione di ritratti.
 Di conseguenza si trasferì in quella città.
Questo trasferimento fu alla fine causa del suo matrimonio con la cugina di Hendrick (Saskia).


(Ritratto di Saskia con cappello)


Anche se le cose andavano bene sotto il profilo economico, la coppia dovette affrontare diverse difficoltà personali:
 Il loro primo figlio Rumbartus morì nel 1635 (solo due mesi dopo la nascita), nel 1638 morì invece la loro figlia Cornelia (a sole 3 settimane dalla nascita).
Nel 1640 la figlia (chiamata sempre Cornelia), morì a neppure un mese di vita. 
Solo il loro quarto figlio, Titus nato nel 1641, riuscì a sopravvivere ed a raggiungere l'età adulta.
La moglie morì nel 1642 poco dopo la nascita di Titus, (probabilmente di tubercolosi)
I disegni dell'artista che la ritraggono malata sul letto di morte sono senz'altro tra le sue opere più commoventi.




Durante la malattia di Saskia venne assunta una certa Geertje Dircx come balia di Titus ed infermiera, ed è possibile che sia diventata anche l'amante di Rembrandt.
Rembrandt viveva al di sopra dei propri mezzi, comprando opere d'arte, stampe,ed oggetti rari. Questa abitudine lo condusse alla bancarotta nel 1656.
Questo avvenimento fece sì che la maggior parte dei suoi dipinti e dei suoi oggetti di antiquariato finirono per essere messi all'asta.
 Fu costretto anche a vendere la propria casa e il suo torchio da stampa, trasferendosi in un'abitazione più modesta nella zona di Rozengracht.
il pittore morì un anno dopo il figlio, il 4 ottobre 1669 ad Amsterdam a 63 anni, e fu sepolto in una tomba anonima nella Westerkerk.


Temi e stile delle sue opere:



Rembrandt è riuscito a fondere gli aspetti terreni e quelli spirituali come nessun altro pittore nella cultura occidentale è riuscito a fare.
Tra le più importanti caratteristiche della sua arte ci sono l'uso del chiaroscuro e il sapiente e scenografico sfruttamento della luce e delle ombre derivato da Caravaggio, ma adattato per i suoi scopi personali. I suoi dipinti sono di dimensioni piuttosto ridotte ma presentano una grande ricchezza di dettagli (ad esempio nella cura delle vesti). 




Affronta principalmente temi religiosiNei suoi primi anni ad Amsterdam iniziò a dipingere scene drammatiche tratte dalla Bibbia o dalla mitologia di grande formato e dai colori molto contrastati. Cominciò anche ad accettare di eseguire ritratti su commissione.




Verso la fine del decennio eseguì alcuni quadri e diverse stampe di argomento paesaggistico.
 Questi paesaggi accentuavano la forza drammatica della natura (rappresentando alberi sradicati e cieli tetri e minacciosi). 


"Scegliete un solo maestro...
La Natura"

(-Rembrandt)





Dal 1640 il suo stile diventò meno esuberante ed adottò toni più sobri, come riflesso delle tragedie personali che stava vivendo. 
Le scene bibliche furono più frequentemente tratte dal Nuovo Testamento piuttosto che dall'Antico come invece aveva fatto fino a quel momento.



Nel corso degli anni, pur continuando ad eseguire quadri ispirati a temi biblici, spostò la sua attenzione dalla scene di gruppo ad alta intensità drammatica a singole figure più delicate e simili a ritratti. Nei suoi ultimi anni Rembrandt dipinse i suoi autoritratti più riflessivi e introspettivi.


Il metodo di lavoro che Rembrandt adottava nella propria bottega è uno dei fattori che maggiormente acuiscono le difficoltà nell'attribuzione dal momento che, come molti altri artisti prima di lui, incoraggiava i suoi studenti ad imitare i suoi dipinti , talvolta riservandosi la rifinitura o gli ultimi ritocchi, per poi venderli come originali o come copie autorizzate. 
Inoltre il suo stile si rivelò tutto sommato di facile imitazione per gli allievi più dotati. 

"Prova a mettere bene in pratica quello che già sai;
 così facendo sarai sempre in tempo, e scoprirai le cose nascoste che ora stai cercando. 
Metti in pratica quello che sai,
 e ciò ti aiuterà a rendere chiaro ciò che ora non conosci".

(-Rembrandt)



martedì 7 luglio 2015

Speciale del giorno: compleanno Frida Kahlo

Frida fu una pittrice dalla vita travagliata.
 Le piaceva dire di essere nata nel 1910, poiché si sentiva profondamente "figlia della rivoluzione messicana di quell'anno" e del Messico moderno, ma in realtà era nata il 6/07/1907.
La sua attività artistica ha avuto di recente una rivalutazione, in particolare in Europa, con l'allestimento di numerose mostre.
Affetta da spina bifida (La spina bifida è una malformazione o difetto neonatale dovuto alla chiusura incompleta di una o più vertebre, risultante in una malformazione del midollo spinale);
fin dall'adolescenza manifestò una personalità molto forte, un particolare talento artistico e uno spirito indipendente e passionale, che rifiutava qualsiasi convenzione sociale.
Il 17 settembre 1925 (Frida aveva 18 anni) ci fu un avvenimento che cambiò drasticamente la sua vita e la rinchiuse in una profonda solitudine (aveva solo l'arte come unica finestra sul mondo e come compagna di vita).
Frida all'uscita di scuola salì su un autobus con Alejandro (il ragazzo di cui era innamorata) per tornare a casa e pochi minuti dopo rimase vittima di un incidente causato dal veicolo su cui viaggiava ed un tram.
 L'autobus finì schiacciato contro un muro e Frida riportò gravi danni: la colonna vertebrale le si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore e le costole; la gamba sinistra riportò 11 fratture; il piede destro rimase slogato e schiacciato; la spalla sinistra restò lussata e l'osso pelvico spezzato in tre punti. Inoltre, un corrimano dell'autobus le entrò nel fianco e le uscì dalla vagina.
Nel corso della sua vita dovette subire ben 32 operazioni chirurgiche.
Il suo primo lavoro fu un autoritratto, che donò al ragazzo di cui era innamorata (Alejandro).
 Iniziò così la serie di autoritratti.
Nei suoi ritratti raffigurò molto spesso gli aspetti drammatici della sua vita, il più importante dei quali fu senza dubbio l'incidente del 1925.
 
"Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio"
A partire dal 1938 l'attività pittorica s'intensifica: i suoi dipinti non si limitano più alla semplice descrizione degli incidenti della sua vita, parlano del suo stato interiore e di come lei percepisce il mondo.
Quasi tutti includono tra i soggetti un bambino, sua personificazione.
Per un breve periodo nelle sue opere gli elementi della tradizione messicana classica si uniscono a quelli della produzione surrealista.
 Per contribuire in modo economico al sostentamento della famiglia, Frida un giorno decise di sottoporre i suoi dipinti al pittore in "gran voga "quell'epoca: Diego Rivera.
Esso rimase assai colpito dallo stile moderno di Frida, tanto che la prese sotto la propria ala e la inserì nella scena politica e culturale messicana.
Nel 1929 lo sposò (lui era al terzo matrimonio), pur sapendo dei continui tradimenti a cui sarebbe andata incontro.
Conseguentemente alle sofferenze sentimentali ebbe (anche lei) numerosi rapporti extraconiugali, comprese varie esperienze omosessuali.



Frida rimase incinta, per poi avere un aborto spontaneo a causa dell'inadeguatezza del suo fisico: ciò la scosse molto e decise di tornare in Messico con il marito.
I due decisero di vivere in due case separate, collegate da un ponte, in modo da avere ognuno i propri spazi "da artista".
 Nel 1939 divorziarono a causa del tradimento di Rivera con Cristina Kahlo, la sorella di Frida.
 Rivera tornò da Frida un anno dopo: malgrado i tradimenti non aveva smesso di amarla. Si risposarono nel 1940 a San Francisco.
Da lui aveva assimilato uno stile naïf, che la portò a dipingere piccoli autoritratti ispirati all'arte popolare ed alle tradizioni precolombiane.
 La sua intenzione era, ricorrendo a soggetti tratti dalle civiltà native, di affermare la propria identità messicana.

Pochi anni prima della sua morte le venne amputata la gamba destra, ormai in cangrena.

Prima della sua morte, ci fu una mostra sulle sue opere, proprio nel suo paese natale, e Frida voleva andarci a tutti i costi, ma il dottore le disse di restare a letto per non peggiorare la sua situazione giá compromessa.
 Quando Rivera andò al suo posto, decise di far trasportare il letto di Frida alla mostra; in questo non disubbidì al dottore ma ottenne la felicitá della moglie.
 Frida Kahlo morì di embolia polmonare a 47 anni nel 1954.

 Fu cremata e le sue ceneri sono oggi conservate nella sua Casa Azul, sede del Museo Frida Kahlo. 
Le ultime parole che scrisse nel diario furono:

"Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più."

 
Hanno realizzato anche un film su questa bravissima pittrice dalla vita travagliata.
ecco il trailer per voi :)




e per i più coraggiosi...