Titolo originale: Anastasia
Lingua: Inglese
Paese di produzione: U.S.A.
Anno: 1997
Durata: 94 min
Genere: Animazione, storico, fantastico, musicale,
sentimentale,Avventura
Regia: Don bluth, Gary Goldman
Casa di produzione: Fox animations studios
Lingua: Inglese
Paese di produzione: U.S.A.
Anno: 1997
Durata: 94 min
Genere: Animazione, storico, fantastico, musicale,
sentimentale,Avventura
Regia: Don bluth, Gary Goldman
Casa di produzione: Fox animations studios
Recensione:
Anastasia è un film d'animazione del 1997 prodotto da Fox Animation Studios.
Uscito al cinema il 14 novembre 1997 e distribuito dalla 20th Century Fox, il film ottenne successo in patria soprattutto grazie alle canzoni tema del film.
Corre l'anno 1916, trecentesimo anniversario dell'ascesa al potere dei Romanov in Russia.
Lo zar Nicola II indice un gran ballo per i festeggiamenti
al famoso Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo.
Quella sera, l'imperatrice-madre Maria Fëdorovna decide di fare un regalo alla sua nipote preferita, la piccola granduchessa Anastasia: un carillon,
la cui chiave è un ciondolo con l'incisione "Insieme a Parigi".
Il
ballo viene bruscamente interrotto dall'arrivo del malvagio stregone Rasputin
(il consigliere dello Zar), un "monaco" che ha venduto la propria anima
al diavolo in cambio di poteri magici, grazie ai quali scaglia una
maledizione su tutta la stirpe dei Romanov.
Ha così inizio la Rivoluzione Russa e il palazzo viene invaso dalla folla, guidata dal rivoluzionario Lenin,
scelto da Rasputin come esecutore nell'uccisione di Nicola e dei
Romanov.
Ma un giovane servo bambino, Dimitri, riesce a salvare
l'imperatrice Maria, madre di Nicola, e Anastasia tramite un passaggio
segreto.
Rasputin tenta di uccidere Anastasia di persona, ma cade nel
fiume Neva
ghiacciato e annega, mentre il reliquiario sembra perduto.
Anastasia, durante la corsa per prendere il treno scivola con il ciondolo e sbatte la testa sul marciapiede,
perdendo la memoria, e viene scambiata per un'orfana;
e Maria è costretta ad abbandonarla essendo trascinata via
dalla folla in treno.
Dieci anni dopo, nel 1927, la Russia è sotto il regime comunista, anche dopo la morte di Lenin. L'imperatrice, in esilio a Parigi, offre una cospicua ricompensa a chi le riporterà la nipote perduta.
Intanto, a San Pietroburgo, Anastasia, esce dall'orfanotrofio che l'ha ospitata per un decennio
Intanto, a San Pietroburgo, Anastasia, esce dall'orfanotrofio che l'ha ospitata per un decennio
(sotto il nome di Anya perchè lei non ricordava il suo vero nome) e, avendo il ciondolo "Insieme a Parigi",
pur non ricordando niente di esso e della sua infanzia, decide di
andare lì in Francia, pensando che ci sia la sua
famiglia ad aspettarla.
Incontra ed adotta per strada il cagnolino
Pooka.
Cercando un modo per andare a Parigi, la ragazza incontra Dimitri
e Vladimir,
due bigliettai truffatori russi tornati da Parigi alla
ricerca di una sosia
della Granduchessa Anastasia, i quali, guardando un
quadro, notano subito
la sua somiglianza con Anya.
I tre, poiché vanno
sulla stessa strada, si mettono in viaggio, durante il quale gli uomini
insegneranno ad Anya l'etichetta di corte.
Nel frattempo la ragazza comincia a
ricordare brandelli del passato.
Passando molto tempo insieme, Dimitri e Anya iniziano a provare qualcosa l'uno per
l'altra, anche se lo nascondono coi litigi.
Rasputin però non è morto, grazie al reliquiario che aveva frammenti
della sua anima dentro: ma la sua maledizione non si è
mai completata, lasciandolo così intrappolato nel limbo, da cui però riesce a liberarsi grazie a Bartok, pipistrello albino,
costretto a essere suo schiavo.
Il reliquiario era ancora luminoso, ciò significava che
Anastasia era ancora viva, così Rasputin evoca le forze dell'inferno per
tentare di uccidere Anya.
Il treno su cui lei e i suoi compagni viaggiano viene manomesso da Rasputin, ma loro riescono a salvarsi; durante il successivo viaggio in nave, Rasputin entra nei sogni di Anya spingendola, sonnambula, a gettarsi nel mare in tempesta, ma viene fermata e salvata da Dimitri.
Infine, i tre compagni giungono a Parigi.
Il treno su cui lei e i suoi compagni viaggiano viene manomesso da Rasputin, ma loro riescono a salvarsi; durante il successivo viaggio in nave, Rasputin entra nei sogni di Anya spingendola, sonnambula, a gettarsi nel mare in tempesta, ma viene fermata e salvata da Dimitri.
Infine, i tre compagni giungono a Parigi.
Purtroppo dopo aver parlato con la cugina
dell'Imperatrice,Sophie, non riescono ad ottenere un
incontro con l'Imperatrice che è oramai stanca di sentirsi presa in
giro da altre ragazze che fingono di essere Anastasia per intascare la
ricompensa, ma Dimitri capisce che Anya è la vera Anastasia,
allora fanno un ultimo tentativo e decidono di andare al Teatro dell'Opera a parlare con la vecchia imperatrice.
allora fanno un ultimo tentativo e decidono di andare al Teatro dell'Opera a parlare con la vecchia imperatrice.
Anya, accompagnata da Dimitri, sente la conversazione che i due hanno: l'Imperatrice conosce Dimitri, un noto truffatore che per intascare la somma di dieci milioni di rubli ingaggiava fanciulle che si fingessero Anastasia.
Disgustata
da ciò, Anya se ne va.
Dimitri non si arrende, "rapisce" Maria e la porta alla casa dove Anya sta facendo le valigie.
Dimitri non si arrende, "rapisce" Maria e la porta alla casa dove Anya sta facendo le valigie.
Maria finalmente incontra Anya, nonna e nipote, dopo le varie avversità, si
ricongiungono abbracciandosi.
Intanto Rasputin arriva in un lampo in
Francia grazie al reliquiario.
Dimitri prima di
tornare in Russia, è chiamato dall'imperatrice, che per gratitudini gli
dona la ricompensa; ma egli non la vuole, perché oramai si è innamorato
della giovane e così parte, dimostrando la sua bontà, senza avarizia.
Ancora una volta Rasputin durante una festa cerca di uccidere Anastasia attirandola prima in un labirinto
e poi su di un ponte che fa crollare, ghiacciando la Senna, per farla
morire.
Ma Dimitri, tornato indietro, accorre a salvarla e inizia una
lotta con Rasputin.
Anastasia riconosce Rasputin, il responsabile della
morte della sua famiglia.
Realizza anche che il reliquiario di Rasputin
era ciò che gli permetteva di restare in vita e salvarsi. Con esso
Rasputin tenta di colpirla per farla precipitare nel fiume, ma il cane
Pooka lo distrae, permettendo alla ragazza di arrampicarsi, di prendere
il reliquiario e di distruggerlo, uccidendo definitivamente Rasputin.
Maria legge una lettera di Anastasia, nella quale la ragazza afferma di
aver deciso di partire con Dimitri e che un giorno sarebbero tornati a trovarla.
Commento personale e curiosità:
Cartone animato commuovente, che fa riflettere sull'importanza della famiglia, sulla determinazione che bisogna avere sempre (non bisogna farci scoraggiare dalle circostanze), ed ovviamente il bene vince sempre sul male.
Non tutti sanno che la storia di Anastasia è (quasi) uguale a quella rappresentata nel film.
Granduchessa Anastasija Nikolaevna Romanova,fu la quartogenita dello zar Nicola II di Russia e della zarina Alessandra.
Quando Anastasia nacque, tutta la famiglia, genitori inclusi, furono
alquanto contrariati di avere una quarta figlia femmina, tuttavia, per
celebrarne la nascita, suo padre lo zar concesse
l'amnistia a tutti gli
studenti che erano stati imprigionati per aver partecipato ai moti di
protesta di San Pietroburgo e Mosca l'inverno precedente.
Da questo episodio deriva il suo nome: Anastasia significa infatti "colui che rompe le catene.
Come le sue sorelle fu allevata nel modo più sobrio e umile possibile,
ad esempio, dormivano in camere in comune con brandine prive di cuscini,
facevano un bagno freddo la mattina e uno caldo la sera.
Anastasia era affetta da dolori alla schiena, per cui riceveva massaggi due
volte la settimana da hallux valgus in entrambi i piedi, inoltre era portatrice del gene dell'emofilia, con conseguenti disturbi della coagulazione del sangue.
Fu uccisa insieme al padre, alla madre, alle sue tre sorelle Ol'ga, Tat'jana, Marija e al fratello Aleksej il 17 luglio 1918 per ordine dei bolscevichi, i quali ne occultarono anche i corpi.
L'incertezza sulla sorte di Anastasia fece sì che negli anni diverse donne si spacciassero come la granduchessa superstite.
Anche Rasputin è presente nella realtà, ma non è uno stregone e non uccide nessuno.
Era un contadino delle steppe della Siberia, e ben presto divenne il confidente personale dei 5 bambini. Ci fu uno scandalo che lo riguardò da vicino, dove la gente mormorava che vedeva le figlie dello zar in camicia da notte; infatti venne allontanato dal palazzo.
Per concludere tutto ciò, vi lascio con il trailer del cartone più bello e significativo (secondo me), spero vi piaccia :)
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